REFERENDUM, LA GOMMA DEL SI E LE MATITE DEL NO. E ORA CHE NE PENSA PIERO PELU’?

Ha vinto il No, ha perso il Si. E del complotto delle matite cancellabili per modificare le schede elettorali? Ora che il No ha vinto, coloro hanno gridato allo scandalo, al complotto, agli ordini impartiti da Renzi, alle matite scelte da lui di persona personalmente, dove sono finiti? Che ne pensa il cantante Piero Pelù adesso? Intanto ieri pomeriggio, dopo la psicosi scatenata facilmente durante il giorno di voto, la nota del Viminale ha poi chiarito ogni aspetto: “Le matite cosiddette ‘copiative’ sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”. Il Viminale in media ogni anno ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta LUCA srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico – che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative”. Infine va segnalato lo scorretto utilizzo dei sondaggi su facebook proprio mentre era in corso il voto. Una disonestà intellettuale davvero scandalosa. 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it