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REALIZZATO UN MICROCUORE DALLE CELLULE STAMINALI
15 Lug 2015 20:51
Lo studio sulle cellule staminali continua a raggiungere obiettivi importanti che aprono, a loro volta, orizzonti nuovi alla ricerca scientifica.
Le Università di Berkeley e della California hanno pubblicato uno studio dove si descrive come sia stato possibile, per la prima volta, far sviluppare un abbozzo di cuore dotato di microcavità (camere cardiache) quindi organizzato in una struttura tridimensionale, seppur di dimensioni microscopiche (nell’ordine dei milionesimi di metro o micrometri µ ).
Il “microcuore”, sottoposto a stimoli biochimici, è risultato capace di battere regolarmente e di pompare un fluido. (Video1 , Video2)
In pratica i ricercatori hanno utilizzato cellule della pelle differenziate che tramite un protocollo di “ringiovanimento” sono state fatte “regredire” a cellule pluripotenti indotte (iPSC – Induced Pluripotent Stem Cell), cioè cellule capaci di differenziarsi in qualsiasi altra cellula del nostro organismo. Quindi a loro volta le iPSC sono state indotte da opportuni fattori di crescita a differenziarsi in cellule cardiache.
Questi cuori in vitro non sono stati pensati ai fini di trapianto ovviamente ma si riveleranno utilissimi e rivoluzionari per poter studiare meglio la fisiologia del muscolo cardiaco e per poter testare gli effetti terapeutici e tossici di farmaci conosciuti o sperimentali tramite screening rapidi e predittivi. Ad esempio i ricercatori hanno esposto il microcuore al contatto con il farmaco talidomide, la cui capacità di provocare patologie ai nascituri è nota: infatti, nelle proporzionali dosi terapeutiche, questo farmaco ha portato allo sviluppo di cuori con anomalie legate alle contrazioni ed al ritmo. Questo aspetto è importantissimo perché numerose sono le donne che in gravidanza devono ricorrere a irrinunciabili terapie farmacologiche varie ed infatti i difetti congeniti più diffusi sono quelli a livello cardiaco.
Di fondamentale importanza il seguente aspetto che pone le basi auspicabili a favore della rinuncia alla eticamente inaccettabile sperimentazione animale:
“Il fatto che abbiamo usato cellule staminali umane pluripotenti derivate da pazienti rappresenta un cambiamento epocale nel settore”, ha detto Kevin E. Healy, che ha diretto la ricerca. “Gli studi sui microtessuti cardiaci erano stati finora condotti principalmente su cardiomiociti di RATTO, che è un MODELLO IMPERFETTO PER LE MALATTIE UMANE.”
(fonte: Self-organizing human cardiac microchambers mediated by geometric confinement;
”Nature Communications”, Published 14 July 2015)
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