RASSEGNA BANDISTICA “CITTÀ DI ISPICA”

A dieci anni dalla sua istituzione, la Rassegna bandistica Città di Ispica sulla letteratura musicale della Settimana Santa in Sicilia è entrata a far parte della tradizione ispicese in occasione della Settimana Santa. A confermarlo la presenza di un pubblico numerosissimo all’interno della Basilica “SS. Annunziata” che ieri ha fatto da palcoscenico alle bande intervenute: l’Orchestra di fiati “G. Miraglia” Città di Acireale, diretta dal compositore Salvo Miraglia; il Corpo bandistico “V. Rizza” Città di Pachino, il cui direttore è il maestro Salvo Mallia e il Corpo bandistico Città di Ispica con il suo direttore il maestro Giannino Amore. Come da programma, la manifestazione ha avuto inizio con il raduno delle bande davanti al Palazzo di Città e le esibizioni musicali per le vie che da qui le hanno condotte fino alla Basilica dove si è avuta l’esibizione, sul sagrato, per il consolidato momento di musica d’insieme con le marce della tradizione musicale ispicese: “SS. Cristo alla Colonna”, del maestro G. Bellisario, e “SS. Cristo con la Croce in via del Calvario” del maestro G. La Rocca. Le bande e il numerosissimo pubblico si sono poi spostati all’interno della bellissima Basilica per l’esibizione sotto forma di concerto delle bande singolarmente. Subito dopo la presentazione delle bande e dei brani in scaletta, è stato ricordato che l’iniziativa ebbe inizio su proposta del maestro Giannino Amore al sindaco Piero Rustico che, invitato ad intervenire, ha ribadito: «Accolsi con vivo entusiasmo la proposta del maestro Amore di una Rassegna bandistica sulla letteratura musicale della Settimana Santa in Sicilia e da allora l’ho sempre sostenuta con convinzione, confermando il suo ideatore, anno dopo anno, quale Direttore artistico della manifestazione, nella piena consapevolezza che attraverso questa Rassegna avremmo reso onore ai tanti appassionati della musica della nostra città. Stasera abbiamo a dirigere i tre corpi bandistici, sicuramente, i tre direttori più prestigiosi della Sicilia che sono qui non solo per l’importanza della Rassegna, ma anche grazie ai rapporti umani che il direttore Amore ha saputo intrattenere con loro. Nel corso di questi dieci anni, – ha sottolineato il Sindaco – la Rassegna ha visto la partecipazione di bande autorevoli della Sicilia ed è divenuta stimolo per altre rassegne simili che in varie città dell’isola sono state istituite. La presenza di tanta gente che negli anni ha così mostrato di aver accolto l’iniziativa, è sicuramente una conferma della tradizione musicale della nostra realtà che i cittadini non vogliono interrompere. A testimonianza di questo la presenza rilevante di tanti giovani tenaci che compongono la banda diretta dal maestro Amore che in questa occasione torno a ringraziare per il suo impegno».

Subito dopo i saluti, si è entrati nel vivo della Rassegna con l’esibizione dell’Orchestra di fiati “G. Miraglia” che ha proposto i brani del suo stesso direttore Salvo Miaraglia: “Pax”, struggente elegia funebre in prima esecuzione assoluta, con il suo messaggio di pace e di speranza trasmesso da quell’intreccio strumentale che fa da contorno ad una dolce melodia, e “Cristo in Croce”, marcia funebre scritta con schema classico, seconda classificata al concorso di composizione di Mottola (TA) nel 2014, dalla semplice ed orecchiabile linea melodica ed armonica. All’orchestra di Acireale ha fatto seguito il Corpo bandistico “V. RIZZA” che sotto la guida del suo direttore Salvo Mallia ha proposto i brani  “Tristizia”, dallo stile inconfondibile delle marce funebri del sud Italia che mette in risalto i timbri degli strumenti tipici delle nostre formazioni bandistiche, e “A Cinzia”, marcia di grande bellezza e dai temi struggenti, entrambi dello stesso maestro S. Mallia. A concludere, la “Banda Città di Ispica” con la magistrale guida del suo direttore Giannino Amore che ha diretto i suoi musicisti con i brani “A mio padre”, il cui autore è il presidente onorario della banda Giuseppe Amore, struggente marcia in tre temi dal notevole sviluppo melodico, e “11 Gennaio 1693” dello stesso direttore Giannino Amore, dal crescendo imperioso nell’introduzione che rappresenta l’evento sismico, seguita dal pianto, dallo sciame sismico e dai crolli, e dalle battute alterne dal timbro scuro e dal timbro chiaro che vogliono rappresentare le richieste d’aiuto delle persone e le parole rassicuranti dei soccorritori.

Come ogni anno, al termine sono state consegnate ad ognuna delle bande intervenute una targa ricordo della 10ª Rassegna, quest’anno offerte dall’Arciconfraternita “SS. Annunziata”, e i ringraziamenti per il parroco don Michele Fidone, per il presidente dell’Arciconfraternita Gaetano Fidelio e per tutti gli intervenuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

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