RAGUSA, PICCITTO SINDACO GRILLINO “SOTT’ASSEDIO” CHE NON È MICA SCEMO

Ragusa – Il panettone è stato solo un apostrofo, frettoloso e inquieto, fra le parole “m’assediano”. E già si ricomincia.
Federico Piccitto, sindaco grillino di Ragusa, deve rimettere assieme i cocci della sua maggioranza, prima di una bocciatura-bis delle variazioni di bilancio. Oggi la conferenza dei capigruppo fisserà la data del prossimo consiglio comunale (giovedì 29) per sciogliere il nodo finanziario. Sul tavolo una nuova proposta, formalmente formulata dal gruppo del M5s, sulla manovrina da 20 milioni. Il timore, più che fondato, è il sequel del film dell’orrore (pentastellato) di Natale: un altro 15-15 in aula, che significherebbe esercizio provvisorio, oltre che sanzioni.
«Ma non sarebbe la fine del mondo», smozzicano a Palazzo dell’Aquila. Perché c’è già un piano B: trangugiare la cicuta del bilancio in dodicesimi, accelerando però subito sul preventivo 2017 per rimettere in ordine i conti. E gli equilibri interni. Piccitto resta furioso: «Hanno fatto un danno alla città, un attacco politico irresponsabile solo per il piacere di andare contro me».

Se non fossimo nella seconda città capoluogo (dopo la Parma del poi rinnegato Pizzarotti) conquistata dai 5stelle, sarebbe solo un’ordinaria bagarre consiliare. Qui, però, la faccenda, oltre che simbolica, è seria. Attorno al sindaco s’è ristretto il gruppo consiliare: i 18 del 2013 erano già diventati 16, prima del tradimento della consigliera Maria Rosa Marabita sull’assestamento. Che succede a Ragusa? Piccitto è chiaro: «Il problema è politico», ammette. Additando il «sedicente gruppo di attivisti che non fanno parte del Movimento, ma aderiscono al gruppo RagusAttiva 5 stelle». Un contro-meetup, che il leader siciliano Giancarlo Cancelleri sconfessa per l’ennesima volta: «Non è che uno si alza la mattina e dice: “Rappresento i grillini”. Il movimento è uno solo: loro sono fuori, diffidati dall’uso del simbolo». Il M5s, dunque, blinda Piccitto. «Un bravo capitano, un buon caposquadra che ricondurrà tutto sui giusti binari, come fu per le autorizzazioni alle trivelle», assicura Giampiero Trizzino, deputato Ars. «L’unica posizione a Ragusa – scandisce Cancelleri – è quella di Federico, uno dei migliori nostri sindaci come detto da Grillo che lo ha accostato alla Appendino, e dei consiglieri che si riconoscono nella linea di Piccitto».

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