È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Raddoppio Ragusa – Catania: eppur NON si muove. Si resta nel limbo e il comitato chiede spiegazioni
24 Ago 2018 12:50
Riceviamo e pubblichiamo una nota diffusa dal Comitato per la realizzazione del raddoppio della Ragusa – Catania. Si chiede di capire perchè si resta nel limbo da parte del Governo nazionale.. Ecco la versione integrale: “Da fonte autorevole il Comitato, che continua l’opera di monitoraggio, aveva appreso a fine giugno che l’iter di approvazione del progetto definitivo era sui tavoli degli uffici e dei ministri competenti per l’approvazione presso il CIPE, appena rinnovato, con la costituzione del nuovo esecutivo. Questo dopo che sono stati favorevolmente consumati i passaggi presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici già a inizio anno e con un ritardo che inizia da febbraio 2017 solo per questa parte della procedura che è stata abbreviata dalle iniziative del territorio. Rammentiamo che la durata complessiva della pratica “festeggia” il ventesimo anno! In particolare se ne stava occupando il NARS : Il Nucleo di consulenza per l’Attuazione delle linee guida per la Regolazione dei Servizi di pubblica utilità, l’organismo tecnico di consulenza e supporto alle attività del CIPE. Solo dopo questo parere il DIPE che ha le funzioni di supporto al CIPE potrà completare l’istruttoria per la presentazione al CIPE dell’approvazione del progetto definitivo. Sin da luglio abbiamo investito della problematica gli on.li Lorefice ( Presidente della XII Commisione) e Ficara (componente della Commissione Trasporti) della Camera dei Deputati che hanno acquisito tutte le informazioni, lo stato dell’arte e le caratteristiche della pratica, nonché gli uffici e le persone a cui competono le funzioni di merito. Gli stessi hanno trasmesso tali informative e sollecitazioni,già all’indomani, ai ministeri competenti nonché al Ministro per il Sud, compreso la richiesta di incontro (datata 21 luglio ’18) con i responsabili – dirigenti e parte politica – per un confronto diretto . Già un mese fa segnalavamo ai deputati che “Il Direttore Cinelli è ora in attesa di un non meglio precisato “segnale politico” per inoltrare al Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture l’intero dossier di approvazione del Progetto Definitivo dell’autostrada Ragusa-Catania affinché sia sottoposto al CIPE nella sua prossima seduta” . Ci risulta che – nonostante la fase feriale e gli ultimi accadimenti che hanno ulteriormente gravato sugli uffici competenti – siano stati fatti, dagli onorevoli Ficara e Lorefice, solleciti e sottolineature dell’urgenza di dare risposte. Naturalmente ringraziamo i deputati interpellati della loro fattiva disponibilità e siamo certi che anche per il futuro non mancherà. Abbiamo fatto arrivare, agli stessi, una sintesi della situazione (che qui alleghiamo). Quest’attesa è ora diventata oltremodo “incomprensibile”. La procedura non va fermata perché sostanzialmente corretta al fine della realizzazione dell’opera. Questo governo nelle sue componenti ( Ministeri per il Sud, Infrastrutture e soprattutto Economia – vero “dominus” della decisione finale-), deve essere chiaro: L’opera serve ? Se sì, può essere realizzata immediatamente. Di fatto se la Provincia di Ragusa e le comunità interessate dall’opera si trovano in queste condizioni di marginalità e sofferenza economica/sociale è anche a causa della mancanza delle infrastrutture di collegamento e in particolare di questa. La situazione è drammaticamente già grave se consideriamo oltre al danno economico, le perdite di vite umane subite. Così come abbiamo sempre fatto – informeremo le nostre comunità sulle risposte che arriveranno; se queste dovessero essere inadempienti e/o insufficienti valuteremo, insieme modi,forme e mezzi di protesta civile come fatto in passato – con le istituzioni e le forze economiche e sociali – come accaduto in occasione delle due “MARCIA LENTA” e delle varie mobilitazioni sia nei nostri luoghi che a Roma”.
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