RACKET DELLE AFFISSIONI

“Un episodio umanamente grave e politicamente deplorevole”. Così Renato Meli definisce l’aggressione subita nei giorni scorsi dall’attacchino Angelo Pulino per mano di un collega “rivale”.

Erano entrambi intenti ad affiggere manifesti elettorali abusivi di due opposte fazioni.

“Prima di tutto – spiega Meli, candidato indipendente nelle liste dell’Udc per le prossime Elezioni Regionali  – voglio esprimere umana solidarietà per Angelo Pulino, il ferito, che mi auguro possa rimettersi al più presto; così come è auspicabile che gli aggressori vengano sanzionati secondo le norme di legge. L’episodio, però, testimonia di un clima inaccettabile. Ecco perché io, e pochi altri, abbiamo deciso di opporci a questa forma di racket e di violenza. Non ha senso parlare di rivoluzione, etica e cambiamento quando si perpetuano e favoriscono atteggiamenti illegali”.

Renato Meli ha scelto di non servirsi di questa forma di comunicazione elettorale.

“Quello dell’abusivismo dei manifesti elettorali – afferma – testimonia di un modo di fare politica vecchio e lontanissimo dal vivere civile. Si sporcano i muri delle città, non si rispettano le regole e si alimenta un mercato che affonda, talvolta, le proprie radici nell’illegalità. Eppure assistiamo, in ogni competizione elettorale, ad una ondata di malcostume finanziata proprio da chi dovrebbe dare il buon esempio come candidato a rappresentare il popolo. Un malcostume che, purtroppo, non risparmia pochi”.

 

 

 

 

 

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