RACCOLTA FIRME PER DIRE NO ALLE TRIVELLE PETROLIFERE

E’ arrivato il momento non più rinviabile, a mio parere, di dire un grande, consapevole e condiviso NO alle trivellazioni in Sicilia ed in special modo nella nostra provincia. E’ veramente paradossale pensare a quanto dibattito, talora pretestuoso e in mala fede, si è creato intorno al Parco degli Iblei, occasione straordinaria per tutto il nostro territorio , e a quanto assordante silenzio ci sia, invece, intorno al costruendo Parco petrolifero marino della nostra provincia! Proviamo a pensare come potrebbe essere bello fare una nuotata al largo o giocare con i nostri bimbi in un mare percorso da mattina a sera da navi che trasportano allegramente petrolio , con il rischio, e non per fare la Cassandra, che ci ritroviamo a vivere un dramma come quello della Louisiana. Credo che tutte le Istituzioni abbiano il dovere di far conoscere cosa ci è caduto dall’alto di un ministero (quello dello Sviluppo Economico, con un’autorizzazione rilasciata nell’aprile del 2009):è stato deciso, senza interpellare i territori, di autorizzare la ricerca di idrocarburi per tutta la costa ragusana, da Vittoria a Sampieri, partendo dalla battigia fino a 20Km! 20 km e non 50 come in Norvegia o 160 negli Stati Uniti! La ricerca avrà un grande effetto impattante: interessa, infatti, un territorio ad elevata valenza turistica, archeologica, pensiamo a Kamarina, ai fondali antistanti l’Irminio, al Parco di Costa di Carro, al mare di Montalbano! Non di minor importanza le gravissime ripercussioni sulla già quanto nostra martoriata pesca : sarebbero inevitabili le conseguenze nefaste sulla biodiversità marina e sulla importante presenza di Poseidonia, indispensabile sia per la sopravvivenza di pesci e molluschi ma anche prezioso aiuto nel contrastare un altro gravoso problema come quello dell’erosione costiera. Ogni giorno osserviamo il dramma che sta devastando un cosi vasto territorio negli Stati Uniti e noi vorremmo rischiare lo stesso? E’ evidente che i petrolieri pensano ai loro affari e non si preoccupano delle eventuali, temibili, possibili conseguenze! NOI SI’. Per questo ho chiesto un Consiglio Provinciale urgente per potere fermare tutti insieme, al di là di ogni appartenenza, tale scempio. Invito,altresì, tutti i consiglieri comunali a fare lo stesso perché insieme, con la mobilitazione dei territori, ce la faremo: a tal fine propongo al mio partito (P.D.) e a chi vorrà aderire, di iniziare in ogni comune una raccolta di firme da presentare successivamente, insieme alle deliberazioni dei vari Consigli, agli Enti preposti. 

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