QUELLA BUCA – TRAPPOLA DEL LUNGOMARE PIETRENERE VA RIPARATA URGENTEMENTE

 

Pericolosa quella buca. Pericolosissima. L’estate scorsa vi è finita dentro una studentessa del luogo che se l’è cavata con grande spavento e non pochi danni: una brutta ferita al mento, decine di punti di sutura e contusioni sparse in tutto il corpo. A distanza di un anno tutto è rimasto come prima. Come se l’incidente non fosse mai avvenuto. Eppure quella ragazza ha rischiato di brutto. Alle spalle di un muretto del lungomare, sin da quando è stata costruita la nuova panoramica passeggiata, cioè da anni, probabilmente a causa di “fisiologiche distrazioni” progettuali-realizzative, non rilevate neanche nel momento del collaudo dell’opera, è rimasta una specie di voragine, un vuoto, un fosso, un pozzo. Prima o dopo i lavori del lungomare? Non importa. La buca è lì, a rischio e pericolo di chi vive la città. Strano e paradossale che, nonostante il grave incidente dello scorso anno, nessuno si sia preoccupato di intervenire per eliminare quella che, agli occhi di tutti, appare come una pericolosa trappola. Mimetizzata dalla vegetazione,  puntellata da sporgenti pezzi di ferro arrugginito, la buca rimane alle spalle di un posto molto frequentato, ove di solito sostano gruppi di ragazzi. L’incidente è dietro l’angolo. Come quello capitato alla giovane studentessa quando, aggirando il muretto per fare uno scherzo ad uno degli amici della comitiva, anziché trovare un piano di appoggio in logica e naturale continuità con la passeggiata antistante, è precipitata nel vuoto. Per sua fortuna è riuscita ad aggrapparsi alla meno peggio ad una sporgenza del costone laterale. Ferita e sanguinante, è stata prontamente soccorsa. Trasportata con l’autoambulanza del 118 all’ospedale di Modica,  dopo le cure del caso, è stata dimessa con una prognosi di parecchi giorni. Facile, a questo punto, immaginare che l’episodio, che ha provocato danni a persona curata presso una pubblica struttura sanitaria, non possa essere passato sotto silenzio. Fortemente contrariati i genitori della ragazza che, tuttavia, hanno rinunciato ad esercitare azione risarcitoria nei confronti del Comune. “Ringraziando il cielo – ebbero a dichiarare – nostra figlia ora sta bene; chiedere eventuali danni non ci interessa, speriamo però che il Comune intervenga al più presto per evitare che l’incidente possa ripetersi”. Ma, ad oggi, nessun intervento riparatore è stato ancora effettuato.

 

  

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