QUEL TRENO PER LA POLONIA

Pubblico straordinariamente numeroso alla sala Coni di viale dei Platani domenica sera per la presentazione del libro di Marinella Tumino Quel treno per la Polonia. Una ricostruzione del viaggio che i ragazzi dell’Istituto Ettore Majorana di Ragusa hanno fatto qualche mese fa sul “Treno della memoria” che ha portato nei campi di sterminio centinaia e centinaia di studenti perchè “vedessero” lo scempio che i nazisti fecero a suo tempo contro gli internati nei campi cioè prigionieri di guerra, ebrei, rom ed omosessuali e perchè riflettessero che “mai più” dovranno accadere quei crimini contro l’umanità. Di questo viaggio Marinella Tumino insegnamte al Majorana ha dato testimonianza, assieme ai ragazzi, con la sua straordinaria semplicità ma con altrettanta straordinaria documentazione descrivendo emozioni, ricordi, in maniera davvero eccezionale.

Una serata per la presentazione del libro straordinaria con il cordinamento di Martina Chessari giornalista del nostro quotidiano Ragusa Oggi che ha partecipato come inviata a quel viaggio e con la “partecipazione straordinaria” (si direbbe come in un film) del Presidente della sezione ragusana dei Combattenti e Reduci prof. Salvatore Di Quattro che in quei campi di concentramento trascorse come prigioniero di guerra, i tremendi mesi delle ultime fasi della guerra mondiale. Una serata indimenticabile con tanta gente che è rimasta fuori dalla sala ( malgrado l’orario impossibile delle 18 di una domenica!!!) e che ha fatto rivivere l’esperienza tremenda anche di un viaggio fatto 65 anni dopo quella tremeda tragedia che vide oltre 6 milioni di ebrei uccisi solo per il fatto di essere di razza non ariana nei campi di sterminio di Aushivitz, Birkenau, Treblinka, Mathausen ,Dachau etc.

Un grazie a Marinella Tumino, a Martina Chessari a Salvatore Di Quattro che ha risposto anche alle domande del pubblico sul trascorrere di una giornata tipo nei campi di concentramento e dello stato d’animo dei sopravvissuti nella immediatezza della liberazione, ai ragazzi del Maiorana al prof. Firrincieli al prof. Firrito che ha sostenuto domenica sera alla presentazione del libro gli aspetti umani, politici, sociali del viaggio (che anche egli fece qualche anno fa) per questi “appunti di viaggio” che li hanno coinvolti (e sconvolti) nella terra dell’olocausto come Cracovia città giovane (con 29 facoltà universitarie) ed antica a soli 50 chilometri dai luoghi dello scempio disumano di una folle ma lucida bestialità.

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