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Quel distributore di benzina in pieno centro storico, a Ispica. FOTO
14 Gen 2020 14:36
Un distributore di benzina in pieno centro storico, a Ispica, città patrimonio dell’Unesco. E’ quanto denunciano i cittadini che, dal 29 ottobre del 2018, hanno visto partire i lavori di “adeguamento I.D.C. – Variazione assetto funzionale, adeguamento scarichi”, in un impianto di distribuzione carburanti già esistente da anni; la singolarità della vicenda è che i proprietari degli immobili ricadenti nel marciapiede oggetto dei lavori di trasformazione in area di servizio, fino a quel momento, non erano stati informati di nulla.
Allo stato attuale sembra che, più che variazione/adeguamento si tratti di un vero e proprio nuovo impianto.
I cittadini si chiedono come sia stato possibile che nessuno abbia avvisato i proprietari dei tre immobili adiacenti al distributore.
“Si può, aldilà di tutte le autorizzazioni previste e concesse, chiudere una signora utraottantenne disabile al 100% con problemi seri di deambulazione, e altre patologie non meno gravi, all’interno della propria abitazione senza la possibilità di potersi affacciare per una boccata d’aria?”, chiedono a gran voce in una nota stampa.
Difatti i proprietari degli immobili interessati e danneggiati dai lavori in corso si ritroveranno con una transenna di ferro che delimiterà l’area pedonale dall’area di servizio e delle colonnine di erogazione carburanti a meno di 2 metri dagli ingressi delle proprie abitazioni.
Senza parlare di inquinamento ambientale dovuto alle esalazioni del carburante e di inquinamento acustico, dovuto all’aumento del traffico cittadino nel centro storico di Ispica.
Sempre nella nota, viene fatto presente che il primo riferimento è dato dal Codice Civile che, nella sezione dedicata ai diritti reali, definisce le norme che regolano il diritto di proprietà e il rispetto delle distanze.
I lavori sono fermi dal 24 Novembre 2018 per espressa richiesta del Sindaco del Comune di Ispica perché a suo dire “In sede di sopralluogo sono emerse delle criticità”, quindi in accordo con il direttore dei lavori incaricato dall’ENI i lavori sono stati sospesi in attesa di trovare un sito più idoneo.
Ad oggi, gennaio 2020, il cantiere è ancora in essere, ma i residenti promettono battaglia qualora si intenda di nuovo procedere con i lavori.
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