È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
QUANDO I POLITICI PERDONO L’APLOMB
23 Ott 2012 10:54
Se c’erano dubbi che tra il mostrare e l’essere c’è di mezzo il mare, basta avere visto o rivedere la puntata di Report del 21 ottobre 2012, già magistralmente citata da Rosanna Bocchieri nella pagina di ieri.
Si resta senza parole. Il parlare forbito, misurato pur nella veemenza politica, la passione e la consapevolezza della posta in gioco ( e mi riferisco alla responsabilità che l’elezione all’ARS significa e non certo al trattamento economico), lascia il posto a toni che di elegante hanno ben poco. Altro che Grillo, almeno lui non bleffa, è così da sempre, sia quando faceva il comico sia ora che ha prestato la sua capacità dissacratoria alla politica. E, a prevenire una possibile ” puntualizzazione” dei grillini, questa affermazione non ha niente di valutativo o di negativo; è un prendere atto di un particolare fatto politico da accettare in toto, prendere o lasciare.
Torniamo a Report. Su tutti primeggia Lombardo che trova l’ardire, senza che la sua voce si incrini o tradisca una qualche esitazione che “quello che prendo ( 16 mila euro )non è congruo, è basso”. Ma è in buona compagnia. Una carrellata variegata di personaggi: c’è chi sfugge smentendo con gli atteggiamenti le loro linee programmatiche ( esempio la riduzione dei parlamentari), c’è chi , pur costretto ad ammettere di non essere proprio indenni da indagini giudiziari o” fermi cautelativi”, conferma la sua candidatura, certo di avere un seguito. E qui sta il punto: sono eletti perché continuiamo a votarli, e li votiamo perché, come ha autorevolmente detto domenica Eugenio Scalfari da Fazio, gli Italiani non amano lo Stato. Una frase che è uno stigma, ma di grande verità.
Ora è il momento di fare silenzio, combattere la tentazione del non voto ( che equivale sempre ad un voto), sostenere chi , di poca o di grande esperienza, nel marasma riesce ancora a difendere un’idea, una speranza, un progetto, consapevoli di essere una cartina di tornasole per le elezioni nazionali e per il destino economico di un intero paese.
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