È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
QUALE VOTO?
12 Feb 2013 07:36
Ma che cosa sarebbe rivoluzionario in questa tornata elettorale, per coloro che votano? Certamente non cadere nei fantomatici nomi delle liste, dettate, per lo più, da amicizie, da nepotismi, da vecchie logiche di potere, vecchi sistemi, che hanno posizionato le persone per vicinanza ai “ potenti” di turno. Sarebbe, invece, rivoluzionario scegliere quelle liste dove le donne siano in posizione candidabili, ovviamente, quelle che si reputano capaci, e competenti, non perché donne. Il percorso fatto all’interno dell’Osservatorio Interpartitico Pari Opportunità ibleo dovrebbe dettare questa linea, in quanto crediamo che questo insieme ad altre Associazioni, femminili, e maschili, si muovono in quell’ottica della politica dei contenuti, del rapporto generazionale, che, certamente, non è stata perseguita dai partiti, e dai movimenti, che conosciamo
Le parole del presidente Giorgio Napolitano, quando ha parlato della rigenerazione dei partiti, attraverso le donne e i giovani, dovrebbe dettare questa linea “rivoluzionaria”.
Purtroppo, sappiamo che quello che sarebbe rivoluzionario non è facilmente realizzabile,perché questo comporta un votare secondo le logiche non partitiche, e difficilmente si può mettere in atto.
Tutti critichiamo ma, nella realizzazione, siamo complici di un sistema che perseguiamo. Qui sta il punto, qui sta il problema nell’accettare, pur criticando, i vecchi sistemi di partito, per compiacenza di gruppo, o di appartenenza. E qui ,le donne dovrebbero , almeno loro, insieme ai giovani cambiare rotta, e nella realtà cambiare ottica.
Il motto del Fai ci viene incontro (ne abbiamo parlato già), anche esso rivoluzionario “non puoi scegliere il candidato, scegli le idee”. Ma quali idee, quelle in cui prevalgono, almeno per i nostri dettami, cultura, società e Sud. Facciamo prevalere la territorialità del candidato: raramente chi non appartiene al territorio d’origine porterà le istanze delle persone, e del territorio a Roma, sia esso Parlamento, o Senato.
Domandiamo ai candidati delle diverse liste, ad esempio, quali posizioni hanno preso sull’ ingiusto declassamento degli Aeroporti di Comiso, e di Catania. Chiediamo quali sono le idee di cultura e di società, che sottostanno alle loro coalizioni, e alle loro idee di Sud.
I candidati eleggibili, e lo sottolineiamo, sono coloro che mettono in atto le Agende, e i programmi.
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