QUALCUNO VUOL FARE LA “CRESTA” SULLE SPESE DELL’AEROPORTO DI COMISO?

L’on. Pippo Digiacomo interviene sui ritardi che continuano a bloccare l’apertura dell’aeroporto di Comiso e in attesa del sit-in di giorno 18 a Roma dichiara: “Avevamo già detto in tempi non sospetti che le uniche cose che in primavera avrebbero solcato i cieli di Comiso sarebbero stati gli asini, con tutto il rispetto per lo champagne del ministro Matteoli e del sindaco Alfano che intanto è diventato “gazzosa sbintata”.

Il fatto è che qualcuno pensa che i “scecchi” non volino soltanto tra gli iblei, ma che popolino anche città e paesi della nostra provincia. E non mi riferisco alla gloriosa razza d’asino “comisana” (tra le più rinomate al mondo) ma proprio a noi, cittadini della provincia di Ragusa, che qualcuno immagina bonari e dalla testa dura proprio come “u sceccu Cicciuzzu” della nostra tradizione. Infatti, i nostri concittadini ricordano che ormai da nove mesi (!) si aspetta che Tremonti partorisca – pardon firmi – il decreto d’assegnazione dei servizi di assistenza al volo all’Enav, con un impegno di circa 2,5 milioni di euro all’anno. Ora i concittadini devono sapere che questi servizi per un aeroporto aperto alba-tramonto implicano un costo di non oltre un terzo (meno di un milione di euro all’anno). A che cosa servono queste ulteriori somme? Quali “creste” si vogliono fare sulla “spesa”? Con quali altre porcherie vogliamo infangare quello che era un fiore all’occhiello e oggi è diventata una vergogna nazionale? Quali poteri forti non vogliono fare partire l’aeroporto di Comiso? Speriamo di avere risposte veloci e certe su questi inquietanti interrogativi da parte del governo nazionale. Noi vigileremo con molta attenzione e non consentiremo, per quel che ci sarà possibile, sperperi e ruberie”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it