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QUALCUNO COMINCI ANCHE A PARLARE DEGLI STIPENDI DEI DEPUTATI REGIONALI
04 Ago 2011 07:05
“E se tagliassimo lo stipendio ai nostri deputati regionali? Forse sarebbe il modo più concreto di iniziare a risolvere i problemi legati ai costi della politica. Una soluzione certo più sostenibile piuttosto che continuare a prendersela con gli enti locali territoriali, a cominciare dai Comuni e dalla Provincia regionale di Ragusa”.
E’ il consigliere provinciale del Pdl, Ignazio Nicosia, ad intervenire nel dibattito sulla soppressione delle Province. “E’ arrivato il momento – spiega Nicosia – di fare assumere ad ognuno le proprie responsabilità. Che senso ha continuare a ridurre, sempre di più, i fondi a Comuni e Province quando sono questi enti a garantire servizi essenziali, soprattutto per quanto riguarda il settore dei servizi sociali? Perché, piuttosto, non intervenire su costi esosi come quelli necessari per assicurare gli emolumenti a novanta deputati regionali? Non voglio fare demagogia. Ma i nostri onorevoli siciliani percepiscono molto più di qualsiasi altro consigliere regionale in Italia. I deputati dell’Assemblea regionale della nostra isola godono di appannaggi e di indennità che non hanno eguali nel resto della Penisola. Non a caso qui da noi si chiamano onorevoli mentre, da tutte le altre parti, sono “semplicemente” consiglieri regionali. E che senso ha questa disparità di trattamento in un momento storico in cui è necessario eliminare le spese superflue, così come ha fatto, tra l’altro, anche il nostro capo di Stato, il presidente della Repubblica Napolitano? Per non parlare del fatto che, proprio in questo momento, è antistorico avere a che fare con un’Assemblea regionale che conta su ben novanta deputati. Sarebbe il momento di dare un segnale, arrivando a ridurne, se non in maniera consistente almeno in modo percettibile, il numero. Oggi non è possibile pensare che si intacchino i vari capitoli dei costi della politica senza che si parli, prima di ogni cosa, della deputazione regionale. E poi, voglio ricordare che anche il Parlamento europeo si è posto il problema e ha previsto che, tra qualche anno, ogni deputato equipari la propria indennità a quella degli altri, non ha importanza da quale Paese membro provenga”.
Ecco perché per Ignazio Nicosia è indispensabile avviare un’azione di sensibilizzazione al fine di avviare un dibattito istituzionale su questo argomento. “Oggi, con la vicenda dei costi della politica – aggiunge il consigliere Pdl – non è più possibile scherzare. Dobbiamo tutti fornire il nostro contributo. A cominciare dai consiglieri comunali, provinciali ma senza dimenticare i deputati regionali. C’è chi sostiene che sarebbe opportuno abolire le Province, anzi, in subordine, accorparne alcune ad altre. E, se invece, abolissimo la Regione? Se seguissimo un modello simile a quello francese adattando il territorio alla creazione di veri e propri dipartimenti provinciali? Tutte le ipotesi possono essere valutate con attenzione. Ma è chiaro che non è possibile continuare a dare adito a polemiche che focalizzano l’attenzione solo su determinati aspetti trascurandone altri”.
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