“PUNTIAMO SUL TURISMO E POI NESSUNO FERMA LE SPECULAZIONI”

“Ci risiamo. Siamo così bravi ad occuparci di tutto e di tutti che ci sfuggono le cose veramente importanti, quelle che si consumano dinanzi ai nostri occhi come se nulla fosse”. La consigliera provinciale del Pd, Venera Padua, si dice preoccupata per la piega assunta dalla vicenda relativa alle trivellazioni in fase di concretizzazione dinanzi alle coste siciliane, anche quella iblea. “Restiamo amareggiati – prosegue la consigliera – perché si sta verificando una speculazione petrolifera senza precedenti. Stiamo rischiando di compromettere la bellezza di un territorio senza che ci sia la possibilità, per il Governo regionale, di intervenire.

Tutto ciò si consuma sotto silenzio, come se non riguardasse affatto le popolazioni siciliane, quelle stesse che, l’estate scorsa, come ricordo accadde anche a Sampieri, si diedero appuntamento in spiaggia per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitarla a dire basta ad una situazione insostenibile. O le stesse popolazioni che, per i tanti saccheggi effettuati nei decenni passati, a Priolo oppure a Gela, ancora oggi ne piangono le conseguenze per quanto riguarda la salute. Ancora una volta siamo di fronte ad una contraddittorietà di fondo: da un lato diciamo di voler valorizzare le nostre bellezze paesaggistiche e potenziare il comparto turistico proprio facendo leva sui fantastici ingredienti naturali di cui gode il nostro litorale; dall’altro assistiamo inermi allo sventramento del sottosuolo senza che nessuno alzi un dito per tutelare le nostre coste. E, se avesse una qualche importanza rispetto al ragionamento che stiamo sviluppando ma diciamo subito che non ne ha, al danno si aggiunge anche la beffa. Nel senso che queste compagnie petrolifere pagherebbero, come contropartita, delle royalties di modestissima entità.

Chiedo, ancora una volta, di fronteggiare, attraverso un’azione di sensibilizzazione istituzionale, questo stato di fatto che, a mio modesto modo di vedere le cose, non ha alcuna ragione d’essere. Basta con le trivellazioni. Cominciamo anche dal territorio ibleo a far sentire in maniera forte la nostra voce”.

 

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