PULIZIA DELLA CITTA’ E SCIOPERO DEI LAVORATORI ECOLOGICI

Gestito dalla Geoambiente di Belpasso il servizio raccolta rifiuti e pulizia della città. In base a precise condizioni e clausole contrattuali. Da rispettare rigorosamente. Da tempo però le parti sono precipitate nello spazio grigio delle inadempienze. Reciproche. Che hanno corroso il rapporto. Quattro le componenti coinvolte. L’Ente locale, la ditta, i lavoratori ecologici ed i cittadini. Le prime due giocano da sempre la partita del palleggio delle responsabilità. La terza soffre il pagamento a singhiozzo degli stipendi. La quarta, spettatrice impotente, è costretta a pagare la tassa per la raccolta dei rifiuti a prescindere dalla qualità del servizio, pena lo scontro impari con la Serit.

“La nuova Amministrazione comunale – dice un ex amministratore –  in ossequio agli impegni assunti con gli elettori circa la vivibilità dell’ambiente, è chiamata da subito a normalizzare il servizio della raccolta dei rifiuti. Pretendendo il rispetto del contratto. Che, se necessario, va aggiornato e corretto. Stabilendo orari precisi per il ritiro dei sacchetti e la pulizia della città. Che riguarda spiagge, coste, strade principali e secondarie, piazze grandi e piccole, marciapiedi e spazi pubblici, centrali e periferici. Altro problema da risolvere quello del turno di lavoro per i giorni festivi. Che sono quelli di maggiore afflusso di visitatori e turisti. Il riposo settimanale dei lavoratori è sacrosanto. Ci mancherebbe. Ma il lavoro per tenere pulita la città va organizzato. Come succede in tutte le località turistiche del mondo. So bene – conclude l’ex assessore – che tra il dire e il fare ci sono problemi di carattere amministrativo e sindacale, che però, una volta per tutte, vanno risolti”. Intanto gli operatori ecologici hanno proclamato due giornate di sciopero.

“Atteso l’ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi, i lavoratori della Geoambiente di Belpasso – si legge in un comunicato diffuso dalla Fp Cgil e dalla Fit Cisl – hanno deciso di proseguire la protesta, proclamando due giornate di sciopero per venerdì 13 e sabato 14 luglio 2012. Nelle due giornate di sciopero saranno garantiti soltanto i servizi minimi essenziali. Alla base della protesta la mancata corresponsione dello stipendio di maggio e giugno e della 14^ mensilità. I sindacati denunciano inoltre il fatto che i lavoratori dovrebbero lavorare anche la domenica. Le OO. SS. ritengono che quest’ultima ordinanza sia impropria, perché infrange il sacrosanto diritto di riposarsi. Inoltre il vigente C.S.A. non prevede l’obbligo di assicurare il servizio per 42 unità, bensì l’espletamento di alcuni servizi. Su quest’ultima problematica è stato chiesto un incontro da concretizzarsi entro il più breve tempo possibile”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it