PRONTA REPLICA DEL COMMISSARIO DELLA PROVINCIA ALLE ACCUSE DI QUATTRO ADDETTI ALLA SICUREZZA DEL PORTO

Servizio sicurezza al porto di Pozzallo. Per non creare equivoci, chiariamo subito che il problema sollevato dal sig. Fabio Biagio Fidone,  persona direttamente interessata, non ha nulla a che fare con il Servizio Security di esclusiva competenza della Capitaneria di porto. Che ha responsabilità istituzionale ben diversa.  Il “caso” riguarda piuttosto i dipendenti di alcune società private, addetti a coordinare e dirigere il movimento passeggeri provenienti da Malta a mezzo catamarano della Virtu Ferries. Fidone sostiene che la Provincia “li avrebbe messi alla porta”, sostituendoli con uscieri e bidelli, dipendenti dell’Ente di viale del Fante, “i quali non avrebbero alcuna specifica professionalità”. Quattro su sette, a suo dire, le persone “licenziate”: Fabio Biagio Fidone, Francesco Varsellona, Rinaldo Baragiola e Vincenzo Giardina.  Fidone, rincarando la dose,  parla pure di “manovra discriminatoria e di probabile ritorsione”, con riferimento ad una denuncia da lui presentata lo scorso agosto, assieme agli altri tre suoi compagni, all’organismo di controllo sanitario Spresal di Ragusa in merito alle precarie condizioni igienico sanitarie dei locali di sosta e al mancato rispetto delle normativa vigente a tutela dei lavoratori. Pronta la replica da parte dell’Ente di viale del Fante di Ragusa.“Nell’ambito di un’inevitabile rivisitazione della spesa che ho seguito sin dal mio insediamento per le evidenti ristrettezze di bilancio – precisa il commissario avv. Giovanni Scarso – ho deciso di non esternalizzare  più il servizio e nella valorizzazione delle risorse umane dell’Ente sarà coperto, questo servizio, da personale dipendente. Chi parla di licenziamenti dei lavoratori è sulla cattiva strada perché la Provincia non ha licenziato nessuno. Le cose bisogna chiamarle col proprio nome e cognome. I lavoratori in questione erano dipendenti della società Ancr di Belpasso, poi transitati nella “Ronda” di Modica. C’era un contratto per l’espletamento del servizio che è scaduto e non è stato rinnovato, tutto qui. Il resto non è motivo di discussione e tralascio per stavolta i toni irriguardosi e offensivi che qualcuno si è voluto concedere senza aver sottolineato che finora la Provincia ha operato per il meglio, in sinergia con la Capitaneria di porto, per assicurare questo servizio che verrà svolto da dipendenti di ruolo della Provincia”.

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