PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ E ALLA COMICOTERAPIA “RIDERE È COSA SERIA!”

Parte sabato 30 gennaio 2016 anche a Vittoria all’Istituto Sacro Cuore la prima fase del progetto per le scuole “Ridere è cosa seria!”, curato dall’Associazione Iblea in ComicoTerapia “Ci Ridiamo Su”, in partnership con la Federazione “!Ridere per Vivere!” di Roma, con “Il Resto del Calzino” (Linguaggi Artistico Espressivi), “Altea” (Associazione Lingue Terapia Educazione Arte) e ”Gruppo Alfa” ( Protezione civile) con la partecipazione e il sostegno del CSVE.

Il Progetto integrato, in rete, di educazione alla salute “RIDERE è COSA SERIA!” fa parte del Progetto Salute per la famiglia della Rete Comunale di Ragusa “I Petali del Cuore” patrocinato dall’Asp 7, dal Comune di Ragusa, dall’Assessorato Pubblica istruzione e Servizi Sociali, dal Provveditorato agli studi Ragusa.

Il Progetto è indirizzato agli alunni e le famiglie della scuola dell’obbligo (e comunque aperta a tutte le famiglie), in collaborazione con le associazioni della Rete Comunale di Ragusa “I Petali del Cuore”, in un percorso didattico dedicato ai ragazzi, finalizzato all’educazione e alla sensibilizzazione sul tema del benessere. Questo percorso educativo, costituito da diverse unità didattiche, con il suo approccio comunicativo innovativo, vuole stimolare l’interesse dei giovani fruitori e le loro famiglie per generare in loro maggiore coscienza dei comportamenti corretti da attuare per vivere in salute coinvolgendo insegnanti e genitori. 

Il progetto di educazione alla solidarietà e alla Comicoterapia si propone, attraverso spettacoli clown, di contribuire al miglioramento delle conoscenze relative alla valenza delle emozioni positive dei bambini/ragazzi in età scolare: con la figura del Clown Dottore vengono passati contenuti sull’aspetto psicofisiologico della risata e sugli effetti benefici che questa ha sull’organismo e sul generale benessere della persona e della comunità.

Lo spettacolo educativo si conferma un potente mezzo di comunicazione, che parla ai bambini (e adulti) con il loro stesso linguaggio semplice e per informarli su contenuti provati scientificamente.

Lo spettacolo raccoglie l’entusiasmo dei tantissimi bambini portandoli nel mondo della magia del clown. I bimbi vengono tutti coinvolti attraverso l’uso del “soffio magico”, uno strumento che viene usato dai Clown Dottori nelle visite ospedaliere per restituire al bambino il “potere” di far accadere ciò che è per lui benefico, sfruttando il cosiddetto “pensiero magico” e le potenzialità di autodeterminazione presenti in ciascun Essere Umano.

Lo spettacolo prevede anche la lezione comica sugli effetti psicofisiologici della risata: perché ridere fa bene? Che effetti ha sul corpo, sul sistema cardiovascolare, digestivo, immunitario, nervoso? Quali sono gli effetti psicologici?

In un secondo momento dello spettacolo i bambini partecipano alla proiezione del video “Sorridi in ospedale”: un’emozionante finestra sul lavoro ospedaliero del clown dottore; le immagini, scelte accuratamente per essere sottoposte alla visione di un pubblico giovane, hanno rafforzato, con semplicità e delicatezza, i concetti espressi precedentemente durante lo spettacolo.

I clown dottori scambiano sensazioni e informano i bambini e adulti sul progetto che coinvolge l’ospedale, il reparto pediatrico, il personale socio-sanitario, i piccoli degenti e i loro parenti oltre che gli stessi operatori. 

Al termine i bambini delle scuole adottano i bambini in ospedale: è stata loro richiesta la produzione di letterine e disegni destinati ai bambini ricoverati, come strumento di “presa in cura” e sostegno emotivo tra pari. Ciò rappresenta la creazione di un ponte tra l’ambiente scolastico e quello ospedaliero, con i Clown Dottori a fare da “postini”. 
Gli alunni sono inoltre invitati ad assumersi la responsabilità di risparmiare o guadagnare con piccoli gesti di aiuto in casa: un “risparmio solidale”, di cui i bambini si fanno carico, mirato all’implemento del servizio che i Clown Dottori di “Ci Ridiamo Su” prestano ogni settimana presso l’ospedale M.P.Arezzo di Ragusa Ibla.

La seconda fase del progetto, che sarà attuata prima della fine dell’anno scolastico, ha già in programma un nuovo spettacolo che vedrà protagonisti i bambini stessi, chiamati in scena ad interpretare di volta in volta i piccoli aiutanti clown. Lo scopo sarà quello di rafforzare i concetti espressi nel primo incontro. Nel frattempo Ci Ridiamo Su, attraverso dei passaggi periodici nella classi, terrà vivo il ponte creato tra i bambini delle scuole e i bambini ricoverati.

 

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