PROCESSI E MODELLI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PER LE PMI

“Abbiamo la necessità di aprirci sempre di più verso l’estero. Perché dobbiamo fornire le adeguate consulenze, consigliandole anche, quando è il caso, a quelle aziende che intendono internazionalizzarsi. Lo scenario economico cambia. A velocità repentine. Ed ecco perché, per determinati aspetti, deve modificarsi anche il modo di intendere la nostra professione”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione del Tribunale di Ragusa, Daniele Manenti, aprendo, ieri pomeriggio, il seminario di approfondimento, tenutosi nella sede dell’Ordine, sui “Processi e modelli di internazionalizzazione per le pmi”. A relazionare Goffredo Caverni, dottore commercialista in Pisa ed esperto di fiscalità internazionale. Il seminario ha puntato a sensibilizzare i professionisti sull’importanza di un approccio sistematico alla strategia di internazionalizzazione fornendo anche alcuni metodi concreti per rispondere in maniera efficace a domande critiche per il successo aziendale. “Di certo, a parte il tecnicismo – ha spiegato Caverni – ciò che diventa di fondamentale importanza, nel campo della fiscalità internazionale, è intrattenere rapporti di fiducia con colleghi stranieri, trovare, cioè, contatti con cui si riesca davvero a dialogare per portare a termine nella maniera più efficace possibile le operazioni da svolgere. Spesso e volentieri, infatti, il fatto di muoversi in qualche modo alla cieca, utilizzando annuari e indici, costituisce spesso un rischio. Potere contare su contatti all’estero, quindi, è un aspetto basilare per intraprendere il percorso in questione con un certo successo”. L’appuntamento di ieri è stata anche l’occasione per verificare le principali novità introdotte dal decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 147 relativo appunto all’internazionalizzazione delle imprese.

 

 

 

 

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