PROBLEMA “TEOLOGICO” L’INQUINAMENTO DELLE FALDE ACQUIFERE?

Conferenza di servizio al comune di Santa Croce Camerina, per discutere dell’inquinamento delle falde acquifere, nello specifico di Fonte Paradiso, che ha messo in allarme i sindaci dei comuni di Ragusa e Santa Croce, dal momento che a monte delle sorgenti il pozzo Tresauro svolge attività di ricerca (e estrazione) di idrocarburi. Presenti il sindaco Lucio Schembari; il presidente del Consiglio Giovanni Barone; l’assessore Francesco Zisa l’ingegnere Franco Poidomani dirigente dell’ufficio tecnico e Fabio Santaera vice dirigente in rappresentanza del comune di Santa Croce. Per il comune di Ragusa erano presenti l’assessore all’ambiente Mario Addario; il geometra Salvatore Battaglia. Il direttore generale Dott. Giuseppe Salerno. Per Legambiente il presidente dott. Antonio Duchi ed il dott. Claudio Conti. Ed infine presente anche la dottoressa Maria Antoci, direttore Arpa.

Dopo l’intervento iniziale del sindaco, la dottoressa Antoci, ha illustrato, partendo dai fatti di circa un mese fa, quali sono i parametri degli esami che fanno temere per la sorgente:

“Abbiamo eseguito il trenta maggio alcuni prelievi a Cannitello e Fonte Paradiso. Da un sopralluogo nei pozzi sentinella, abbiamo notato parametri che hanno fatto temere un forte inquinamento. Abbiamo rinvenuto tracce del liquido di raffreddamento oltre che di metalli pesanti. Abbiamo comunicato il rilievo massiccio di metalli e di fanghi all’assessorato regionale competente, anche se già il giorno dopo i parametri sono in parte rientrati ma non si può escludere un’interconnessione tra l’attività estrattiva del pozzo Tresauro, che si trova a monte delle falde acquifere, e l’inquinamento , che se non rende l’acqua non potabile , di certo ne ha alterato i valori”. Per le scelte future, i sindaci dovranno tenere presente la salvaguardia territoriale anche in vista di altre concessioni alla società che gestisce i pozzi da dove si cercano o si estraggono  idrocarburi.

Un campanello d’allarme che ha portato le parti a indire questa conferenza di servizio e la decisione del sindaco Schembari a contattare l’ufficio legale del Comune ed eventualmente procedere, in difesa delle risorse idriche. Un appello a Legambiente che con i suoi tecnici possa continuare a vigilare per prevenire scelte scellerate che possano danneggiare le nostre risorse idriche Nelle sue dichiarazioni, il Presidente del Consiglio  Barone ha evidenziato come nessuna delle parti presenti abbia dato certezza della provenienza dell’inquinamento, Di certo c’è che i parametri di Fonte Paradiso sono peggiorati. Continua Barone: “Questo inquinamento sembra  non dipenda da nessuno; vuoi vedere che il problema  non è più geologico ma teologico e bisogna interrogare, per avere certezze, qualcuno che sta molto, molto in alto?”.

Considerato che le fonte si chiama Paradiso non sarebbe da scartare questa ipotesi ma la gravità della situazione non ci permette di fare ironie.

 

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