PRIMO PASSO SULLA STRADA DELLA VITA INDIPENDENTE

Ieri, a Palermo, ho avuto modo di incontrare, grazie all’interessamento dell’assessore regionale alle risorse agricole e alimentari Francesco Aiello, l’assessore alla famiglia alle politiche sociali e del lavoro Giuseppe Spampinato, a cui ho proposto di intraprendere il cammino che porterà, spero in tempi brevi, all’attuazione del progetto Vita Indipendente anche in Sicilia.

Questo progetto, già realtà in diverse nazioni progredite, è da qualche anno diventato prassi pure in alcune regioni d’Italia, dimostrando tra l’altro la convenienza in termini economici che cagiona il permettere la partecipazione alla vita civile a chi è affetto da gravissima disabilità. Perché un soggetto che ha bisogno di assistenza continuata, ma non abbisogna di cure mediche, messo nelle condizioni opportune diventa attivo e produttivo nella società di cui è parte, quindi produce reddito, anziché essere costretto a “vivere” relegato in un istituto dove, circondato da una pletora di operatori sanitari (assai di più di quanti gliene servono realmente), diventa soltanto un paziente “mantenuto” a vita dalla comunità, senza peraltro produrre alcunché. Insomma con la Vita Indipendente hanno tutti da guadagnarci, ed infatti la mia proposta è stata accolta con favore dall’assessore Spampinato, tanto da assicurarmi che presenterà all’assemblea regionale, insieme al collega Aiello, una proposta di legge (alla stesura della quale vorrei partecipare) sulla delicata questione.

Ovviamente, per ottenere il miglior risultato, ci sarà bisogno di uno studio accurato in merito all’argomento sopra abbozzato, ma per quanto mi riguarda voglio essere ottimista ed andare fino in fondo, perché credo nella validità del progetto.

 

 

 

 

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