PRIMARIE PD: E’ ANDATO IN ONDA LO SCONTRO

Tanto buonismo, forse troppo. Il maxi confronto mandato in onda da Skytg24, Cielo ed in streaming su inernet ieri sera non ha visto attacchi frontali, solo idee scandite dal cronometro che si attivava non appena uno tra Bruno Tabacci, Laura Puppato, Matteo Renzi, Nichi Vendola e Pier Luigi Bersani iniziava a rispondere alle domande proposte. Insomma una guerra molto di posizione.

Scontro sulla possibile coalizione e sull’apertura a Casini, un no collettivo alla riforma Fornero. Affrontata anche la questione spinosa dei costi della politica. Il dimezzamento del numero dei parlamentari «non è stato fatto perché la destra ha ribaltato il tavolo» delle riforme «con presidenzialismo», ma il dimezzamento «va fatto» per Bersani. No al finanziamento pubblico dei partiti, sì al finanziamento all’americana, è invece la tesi di Renzi. «Dobbiamo essere seri, questi risparmi non servono a rimettere in ordine i bilanci ma a dare un segnale di credibilità». Vendola dice no: «Dobbiamo risolvere il pasticcio delle Province, si è fatta mezza riforma con più danni che benefici. La causa del troppo denaro in politica è il costo eccessivo delle campagne elettorale, serve come in Francia un tetto massimo per le spese in ogni candidato. Non sono d’accordo all’abrogazione del finanziamento pubblico, che va diminuito, perché ho paura di una politica finanziata solo dai ricchi».

Insomma diverse posizioni anche sul lavoro. «Non mi piace la riforma Fornero sul lavoro. Mentre va bene la riforma delle pensioni e non si può tornare indietro sull’età pensionabile. Sul lavoro, invece, non va e noi proponiamo la proposta di flexsecurity di Pietro Ichino» ha detto Renzi. La riforma del lavoro Fornero «va ritoccata» anche per Bersani. Vendola parla direttamente ai giovani: «Le giovani generazioni vivono in scuola degradata. A loro dico: ribellatevi contro il destino di precarietà prefabbricato per lui dalla scuola così ridotta e dalle 36 forme di contratti precari».

Ma quale sarà il governo dei candidati, una volta eletti? Vendola: «Sarà formato per metà da donne». Bersani: «Sarà aperto al dialogo con altre forze». Tabacci: «Sarà un esecutivo con Monti al Quirinale». Puppato: «Prima di tutto, bisogna vedere quale sarà la legge elettorale». E Renzi: «Sarà senza Casini e con dieci ministri».  

 

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