PRIMA AQUILA, POI CARUSO NON CAMBIA NULLA!

Nel  giorno dedicato all’universo in rosa, Salvo Caruso presenta ufficialmente la sua Candidatura a prossimo Primo Cittadino di Santa Croce Camerina. Una data non scelta a caso, ma voluta per evidenziare che la Federazione costituita da Città Futura, Sel e Idv crede fortemente nella parità fra i due sessi.

A seguito delle prime battute, Caruso ha voluto ripercorrere la formazione di questo movimento politico nato dall’incontro di un gruppo di amici con una prospettiva diversa che ha ricevuto in seguito l’attenzione di due partiti, Sel e Idv, con i quali è stato scelto un percorso condiviso.

Nel ripercorrere ciò, Caruso ha parlato di formalismi e rigidità riferendosi al mancato accordo con il Partito Democratico. Si stava arrivando, infatti, alle Primarie, ma tale percorso condiviso ha visto un netto stop, del quale molti componenti di Città Futura, come sottolinea Caruso, sono stati contenti. 

La Federazione, quindi, ha intrapreso un percorso per la creazione del programma, che verrà esposto in seguito all’elettorato. Le Commissioni formatesi hanno trattato temi ritenuti fondamentali e le soluzioni tracciano un “futuro possibile, non un libro dei sogni”.

Il programma non è stato ancora affinato, ma sono stati anticipati alcuni punti. L’immigrazione, per esempio, è uno di questi. L’equazione “immigrazione uguale insicurezza” viene del tutto rigettata, ma viene seguito il principio secondo cui “Nessuno è straniero nella nostra città”. Aggiunge Caruso che ritiene volgare la frase “Puliremo via Caucana”, perché la chiave di lettura proposta dalla Federazione è l’integrazione degli immigrati.

Altro punto molto sentito dalla cittadinanza santacrocese riguarda la privatizzazione del servizio idrico. A seguito di riunioni di una Commissione ad hoc, si propone maggiore tutela nel confronti del cittadino utente. Tale contratto seppur “scellerato” deve essere rispettato, ma per ridurre il peso alla cittadinanza le due alternative potrebbero essere il recupero degli evasori o il dilatare la durata del contratto con l’azienda che si occupa del servizio idrico.

I servizi non devono essere trascurati, ma per far ciò serve una verifica e maggiore efficienza negli interventi. Magari è preferibile “qualche festa in meno, ma qualche anziano in più assistito”. 

Le devianze giovanili non devono essere sottovalutate e Caruso parla della necessità di un Ente pubblico che agisce con discrezione. La chiusura dell’Anffas, inoltre, “è stata una grande perdita”. 

Caruso a chiosa sottolinea “I programmi da soli non bastano” per ciò vengono messi in evidenza i metodi che sono “trasparenza e partecipazione”. In questo modello di democrazia partecipata c’è continuazione ed è ancora più che presente Paolo Aquila, come del resto lo stesso Caruso tiene a sottolineare. 

 

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