Prg Ragusa, Gurrieri: “Atto dovuto ma ora si approfondiscano le previsioni”

RAGUSA – L’avvio del dibattito sul nuovo piano regolatore generale di Ragusa, illustrato ieri sera in un incontro pubblico dell’Amministrazione comunale, diventa foriero per le azioni di analisi che dovranno essere svolte. E’ quanto evidenzia Giovanni Gurrieri, capogruppo del Gruppo Misto al Consiglio comunale di Ragusa secondo il quale è necessario avviare ulteriori sessioni di approfondimento, a partire dalla obbligatoria attenzione che si dovrà avere sia per i nostri centri storici che per le nostre aree rurali, secondo strategie da ben definire.  


“Ho assistito con grande attenzione alla presentazione del nuovo Piano Regolatore Generale anche se alcuni interventi degli esperti presenti mi hanno generato dubbi su cui chiedere risposte dovute. Lo farò durante il passaggio nelle commissioni consiliari preposte – sottolinea Gurrieri – Ad esempio l’idea, sicuramente preziosa, di immaginare connessioni tra centro urbano e verde, è sicuramente giusta ed è un processo che va perseguito ma si deve procedere secondo specifiche modalità. Il nuovo strumento urbanistico dovrà creare le condizioni di rilancio del centro storico e di rifioritura dell’area rurale, definendo a chiare cifre gli obiettivi da raggiungere.

Inoltre bisogna fare i conti con l’emergenza idrica che negli ultimi anni si intensifica, per cui vanno previste politiche per il recupero delle acque e azioni per l’eliminazione della dispersione in rete. Per questo chiediamo chiarezza e ulteriori approfondimenti all’Amministrazione comunale con la speranza che incontri di questo tipo siano numerosi per coinvolgere il più possibile i cittadini. Non ci si deve fermare ad un semplice incontro ma calendarizzare vari appuntamenti per coinvolgere maggiormente i cittadini così da non fermarsi alle semplici enunciazioni. Ci sono alcuni aspetti che vanno spiegati il più possibile. Può funzionare l’idea ad esempio della perequazione che si antepone all’espropriazione.

Ma in generale credo che siamo ad uno stadio embrionale che non ci permette di poter dare valutazioni complete o comunque definitive su questo nuovo piano. Molti aspetti interessanti ma se non si sviluppano i giusti percorsi il Prg rischia di essere solo un libro dei sogni”.

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