PRESUNTE IRREGOLARITA’ DELL’ARAS

L’ARAS (associazione regionale degli allevatori di Sicilia) è un ente con personalità giuridica riconosciuto dalla Regione siciliana che, per delega della stessa e del Ministero per le politiche agricole, ambientali e forestali, attua iniziative di miglioramento zootecnico, di consulenza agli allevatori e di promozione delle produzioni; per tali attività, ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 12 del 1989, l’ARAS riceve un contributo pari al 95 per cento delle somme spese e documentate. Tali somme vengono erogate a seguito di approvazione di un programma tecnico-finanziario annuale da parte dell’Assessorato Agricoltura e foreste. All’ARAS venne richiesta una dettagliata relazione allo scopo di verificare le numerose “presunte irregolarità” sulla gestione e l’utilizzazione delle risorse pubbliche, denunciate dall’allora presidente del consorzio allevatori di Siracusa, nonché socio della stessa ARAS.

In un recente documento, datato 8 agosto 2009, 48 allevatori soci della stessa associazione avevano segnalato la “prosecuzione di un sistema di gestione autoritaria” dell’attuale presidenza dell’ARAS che ha in questi ultimi anni di gestione fatto scadere la qualità e quantità dei servizi agli allevatori e demotivato molti dei dipendenti impegnati nell’assistenza alle aziende nonché determinato voci ricorrenti di irregolarità nella gestione amministrativa dei contributi pubblici della Regione siciliana. In tale documento i firmatari richiedevano di accertare le condizioni di regolarità, ma tale richiesta non ha avuto riscontro e gli allevatori hanno gli allevatori a reiterato la richiesta con nota del 18 novembre 2009 indirizzata alla Feder-coltivatori di Siracusa ed al collegio sindacale del consorzio allevatori di Siracusa nonché, per conoscenza, al Presidente della Regione.

Tutto ciò ha prodotto una verifica dei rendiconti e dei bilanci di tale associazione. Più precisamente, non si è trattato di un controllo sugli atti, quanto, piuttosto, di una valutazione sull’opportuno impiego dei fondi, di provenienza statale e regionale, ricevuti. Dai controlli effettuati dagli Ispettorati provinciali dell’agricoltura non è emersa alcuna irregolarità. Ciò nonostante, è stato assicurato che anche in futuro il sistema della vigilanza da parte del competente Dipartimento dell’Assessorato sarà improntato al massimo rigore per consentire il pieno rispetto del programma da parte dell’ente.

 

 

 

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