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PRESENTAZIONE DEL DRAMMA SACRO A VITTORIA
21 Apr 2011 08:12
Venerdì 22 aprile prende il via il nuovo corso del Dramma Sacro di Vittoria. Domenica 24, è la volta della Resurrectio. Le messa in scena dei due testi di Alfonso Ricca è affidata all’attore ragusano Massimo Leggio. Il tema centrale della disputa della Sepoltura di Gesù rappresenta la tradizione teatrale del Dramma Sacro, dal 2007 inserito nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, con tutela dell’Unesco. A fianco dei versi ottocenteschi di Ricca, i testi del poeta Emanuele Giudice. Il patrocinio delle manifestazioni è appannaggio dell’Arcipretura Parrocchiale della Basilica di San Giovanni Battista di Vittoria e dell’Assessorato alla Cultura di Vittoria. A cedere il testimone a Leggio è Gianni Battaglia, che ha firmato per vent’anni la regia della Passione di Cristo della città iblea. Un cambio di guardia nel segno della continuità, considerato che Leggio rappresenta quel “professionismo teatrale ” sul quale ha puntato Battaglia nel corso degli anni.
Il Dramma Sacro, e da qualche anno anche la Resurrectio, scandendo i tempi dei riti e delle celebrazioni pasquali, a partire dalla Passione del Venerdì Santo sino alla Domenica di Resurrezione, caratterizzano e identificano fortemente le tradizioni della Pasqua dei vittoriesi.
Rispetto all’edizione 2011, al di là delle due regie, vanno menzionate due novità su tutte. La fondazione del Laboratorio Sperimentale Teatrale del Dramma Sacro, diretto dallo stesso Leggio, che ha visto, per mesi, coinvolti numerosi attori vittoriesi. E la regia di un documentario sul Venerdì Santo. L’opera audiovisiva è suddivisa in quattro blocchi narrativi: Le origini e la storia; Gianni Battaglia, un lavoro lungo vent’anni; Il Dramma Sacro e la Città; Oggi e Domani.
Don Vittorio Pirillo, arciprete parroco della Basilica di San Giovanni Battista, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Dramma Sacro e della Resurrectio, tenuta a Vittoria, alla Fondazione Lina Secolo Nicosia, sostiene che “il Venerdì Santo sia un fatto religioso che nel tempo è diventato un fatto teatrale. Dunque, un fatto culturale. Laddove per cultura debba essere intesa la fede”. Il Dramma Sacro fa parte della tradizione dei vittoriesi da decenni. Ma anche dei non vittoriesi. E Don Pirillo, a fronte delle difficoltà economiche che accompagnano, ogni anno, la realizzazione del Dramma Sacro, vuole lanciare una appello. “Le grandi opere – sottolinea – si fanno con la grazia di Dio e con i soldi degli uomini. Per questo penso che i vittoriesi possano mettere le mani nelle loro tasche. Finora, lo sforzo economico per sostenere questa opera stupenda, è venuto dalla Parrocchia di San Giovanni Battista e dalla Città di Vittoria”.
Secondo Luciano D’Amico, assessore alla cultura di Vittoria, “non poteva non esserci il Venerdì Santo senza il Dramma Sacro. Ma non poteva esserci la Resurrezione senza la Resurrectio”.
“Il Dramma Sacro mi manca”, esordisce Gianni Battaglia. “Ma questo distacco – continua il regista – è stato attenuato dalla presenza e dalla regia di Massimo Leggio. Perché Massimo rappresenta la continuità con il mio lavoro. Ma non si tratta di una continuità pedissequa. Con lui inizia un nuovo percorso, a cui auguro ogni bene”. Battaglia vuole ricordare la sua idea di messa in scena. Sostiene di avere realizzato il Dramma Sacro “da primus inter pares”. In questi anni il regista ha vissuto delle “esperienze fantastiche”. L’ultima tappa, lo scorso anno, con un ruolo all’interno di una puntata del Commissario Montalbano, su Rai Uno. “Alberto Sironi, il regista della serie – afferma Battaglia – è rimasto affascinato dalla Sacra Rappresentazione di Vittoria. E mi ha chiesto di scrivere un testo, che poi è servito per l’episodio che mi vede, insieme ad altri, protagonista della fiction”.
Massimo Leggio, il neo direttore artistico, ringrazia Battaglia “per le sue parole”. Ma si ritiene “un semplice teatrante”. Il cui contributo al Dramma Sacro è “di natura tecnica”. Per Leggio è “affascinante e insieme complesso accostarsi alla figura e al lavoro di Gianni Battaglia. La sua è una formazione infinita. Teatrale ma anche umanistica. Gianni mi ha passato tutto il materiale di studio sul quale ha espresso delle riflessioni folgoranti. Su tutti gli aspetti del Dramma Sacro”. Rispetto alle regie, Leggio ha delle idee precise. “I cambiamenti nella messa in scena ci saranno. Ma si tratta di sedimentazioni lente e progressive”. Quanto al Laboratorio Sperimentale Teatrale del Dramma Sacro, secondo Leggio “si tratta di un percorso che va continuato. E che dovrebbe durare un anno intero”.
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