POZZALLO, COMIZIO DEL CANDIDATO PEDILIGGIERI

Ieri la Piazza delle Rimembranze, gremita di gente, ha fatto da cornice al comizio del candidato sindaco Emanuele Pediliggieri. Dopo gli interventi di apertura di Ivano Pierri di Movimento Libero e di Francesco Viva di MpA, il candidato alla poltrona di primo cittadino ha preso la parola per un intervento che, pur nella pacatezza dei toni, non ha mancato di respingere al mittente talune affermazioni circa la situazione debitoria del Comune, bollate come false e infondate.

«L’Amministrazione Sulsenti – ha affermato Pediliggieri (al suo fianco il sindaco uscente Giuseppe Sulsenti) – piaccia o no ai denigratori di professione e agli avversari politici in mala fede, ha il merito storico di avere ridotto la spesa. Chi si sbraccia oggi ad ingigantire la situazione debitoria lo fa ad arte, per mettere in cattiva luce l’amministrazione uscente che, al contrario, si è distinta proprio per l’azione di risanamento dei bilanci, in un momento storico caratterizzato per di più da ingenti tagli ai Comuni».

«Il Comune ha debiti pregressi che risalgono a decine di anni addietro. Ci vuole una certa sfacciataggine, ha commentato Pediliggieri, per riproporre nelle vesti di salvatori della patria quei politici che sono stati i responsabili della più grave crisi economica e sociale degli ultimi cinquant’anni». «La gente – ha rilanciato il candidato sindaco – si chiede quali finanziamenti per opere pubbliche, iniziative culturali, sociali, turistiche e commerciali sono stati capaci di dirottare a Pozzallo gli onorevoli Nino Minardo, Innocenzo Leontini e Roberto Ammatuna. I tre, che ora hanno sottoscritto un accordo con il pretesto che la casa brucia e bisogna spegnere l’incendio, dicano piuttosto dov’erano e cosa hanno fatto per la città in questi cinque anni e perché non si sono preoccupati delle finanze del Comune alle prime avvisaglie dell’incendio».

«La verità – ha concluso Pediliggieri – è che il loro è un accordo di potere, teso a mantenere posizioni e privilegi e gestire il potere per il potere. Questo gli elettori lo sanno: hanno capito benissimo cosa si nasconde dietro questo incredibile pateracchio che sarà certamente bocciato».

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