È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
POVERA SICILIA!
01 Ago 2012 14:43
Il governatore Lombardo, come annunciato si è dimesso e, per la seconda volta consecutiva (mai successo prima), la legislatura siciliana subisce un’interruzione a causa delle dimissioni anticipate del Presidente (in entrambi i casi per problemi giudiziari), la cosa che sembra incredibile è che questo non desti nessun turbamento quasi fosse … normalità.
Siamo diventati bravi a fare l’abitudine a tutto!
Ma cosa lascia questa esperienza in eredità alla Sicilia?
Questa legislatura sorta dopo le dimissioni di Cufaro è nata in perfetta continuità con l’esperienza precedente … quasi un tandem quello Cuffaro – Lombardo con la stessa maggioranza di centrodestra, con le stesse granitiche percentuali: i Siciliani nel 2008 hanno cambiato Presidente, ma non maggioranza.
A questo ha pensato Lombardo!
In effetti in Sicilia lo sfaldamento del centrodestra ha preceduto quello nazionale ed ha conosciuto lacerazioni più profonde, basti pensare alla vicenda politica di Miccichè, alla costituzione di Grande Sud etc.
In questo contesto Lombardo è riuscito a variare 5 maggioranze in poco più di 4 anni e riuscendo alla fine a ritrovarsi alleati solo il FLI.
Il panorama politico in Sicilia dopo quattro anni di “voltagabbanismo” reciproco e generalizzato è veramente desolante: il centrodestra frantumato e in caduta di consensi, dall’UDC è fuoriuscito il PID, nel PD il gruppo parlamentare all’ARS ha una leadership autonoma rispetto alla segreteria regionale che si è espressa in modo pieno nella disfatta alle elezioni amministrative di Palermo …
Anche Lombardo registra la dipartita di pezzi significativi di partito da Leanza a Musotto, ma da vero esperto nella sapiente arte di occupazione del sottogoverno compensa gli addii con linfa nuova attingendo agli “scontenti” di tutti gli altri schieramenti pronti a “consolarsi” con un posticino di assessore regionale (ne ha nominati 2 solo l’ultimo giorno) o di manager del variegato sottobosco di potere della Regione … le cronache contano 130 nomine negli ultimi mesi di governo … Ovviamente tutte nomine all’insegna “dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa”!
Ma a proposito di amministrazione come lascia la Regione questa giunta Lombardo?
E’ di alcuni giorni fa il richiamo di Monti alla necessità di taglio delle spese e di riconduzione del Bilancio Regionale entro i limiti di equilibrio finanziario che la Corte dei Conti mette in dubbio.
Lombardo ha trovato da ridire sulla violazione statutaria perpetrata dal Governo Centrale (rilievo che formalmente potrebbe essere fondato), ma che nella sostanza coglie nel segno in quanto la nostra Regione è come si suol dire “in bolletta” e ha i fondi per il pagamento dei dipendenti cosiddetti “precari” più o meno stabilizzati fino al mese di ottobre, e poi?
Allora l’Assemblea Regionale, il più antico Parlamento del mondo, facendosi carico del problema si è riunito in seduta fiume per approvare la “spending review” regionale entro il 31 luglio data delle dimissioni del Presidente e di scioglimento dell’Assemblea; risultato: NULLA!
Figuratevi se i nostri 90 “onorevoli” che già sono in campagna elettorale si sognavano di mettersi a tagliare privilegi e prebende! Cosa da statisti, non certo da Deputati Regionali!
Peraltro il mutato panorama politico fa temere alla maggior parte di loro di non riuscire a riconquistare il seggio, cosa che invece di far scattare la molla del senso di responsabilità di fare le cose “come si deve” per chiudere con uno scatto di orgoglio una legislatura per il resto mediocre, ha fatto scattare la molla pavida del “chi me lo fa fare”, lasciando serenamente il Titanic Regione Sicilia sulla rotta dell’iceberg e continuando a far suonare l’orchestrina!
E così l’Assemblea che si insedierà a novembre troverà oltre quelli “cronici” che già assillano la nostra Regione un problema “acuto” in più, degli stipendi da pagare senza soldi in cassa.
Povera Sicilia! Ma l’importante è rivendicare l’Autonomia!
Lombardo nel suo discorso di commiato in nome del principio “nomen omen” si è trasformato in Lumbard auspicando la secessione, ma forse intendeva parlare di “SE – CESSIONE IN GARANZIA” per fare fronte alla montagna di debiti accumulati!
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