PORTIAMO UN BAGAGLIO CARICO DI AMICI

Sono le sette del mattino e in silenzio saliamo sul pullman che ci porterà all’aeroporto di Tunisi. Si torna a casa. Stamattina, al contrario delle altre, saliamo in silenzio e non certo per l’ora mattutina. Anche i bimbi sono stranamente tranquilli, Abbiamo trascorso insieme cinque giorni condividendo tutto. Impressioni, risate ma anche affrontato discorsi importanti. Siamo diventati: amici. Lungo il tragitto, notiamo la pubblicità delle tante ditte italiane e non, che hanno investito grossi capitali in Tunisia e vi mantengono la sede,  parliamo dell’organizzazione di questo tour che solo in parte nasce per conoscere le strutture alberghiere. E’ Khaled Tlili che con Claudia Lo Verso ci ha accompagnato ufficialmente, che ci spiega i motivi, che tra l’altro avevamo già intuito, per cui la Carthage Travel ha investito in questa avventura:

In questo momento, è fondamentale, fare conoscere il mio paese e il momento politico che sta attraversando. Lungo la strada possiamo notare le fabbriche di tante ditte straniere che lavorano a pieno regime. La rivoluzione del 14 gennaio non ha in nessun modo danneggiato o toccato o ferito uno straniero. Il popolo tunisino si è difeso da un ladro (l’ex presidente Ben Alì) che lo aveva scippato dei frutti del suo lavoro. Oggi vediamo come la Tunisia sia un paese che impiega le tecnologie moderne, è all’avanguardia in vari settori e il turismo è uno di questo, ma sarebbe ancora più avanti se l’ingordigia di una famiglia non l’avesse frenato. Il mio paese vive di agricoltura, di pesca ma fino ad un anno fa, ha vissuto soprattutto di turismo. Impiegava circa 657.000 famiglie che moltiplicate per il nucleo familiare che rappresentano, significa tre milioni di persone senza mezzi di sostentamento, oltre l’indotto, che circonda, il mondo turistico. La situazione qui è tranquilla ma la gente associa le vicende del popolo Libico e del mondo Arabo alla nostra ma noi abbiamo votato ad ottobre e oggi una troika di partiti sta scrivendo la “Piccola Costituzione”. Questi tre partiti che rappresentano l’Islamismo, il centro e la sinistra, sono garanzia di equilibrio e stabilità, non intaccheranno diritti già conquistati e miglioreranno la qualità della vita. Noi oggi vigiliamo ma abbiamo fiducia. Il governo, punta molto su questo settore, per questo quando ho chiamato monsieur Habib Ammar, direttore generale dell’Ente Nazionale del Turismo Tunisino, non ha esitato a dare il suo patrocinio sollecitando l’intervento di monsieur Neji Ben Othman direttore dell’ONTT. Anche le catene di hotel; Vincci, Riu, El Mourad, Movenpik e il Paradis Palace, la compagnia aerea Tunisair, con il suo direttore monsieur Khaled Abdelaadhim e il vice presidente della federazione Tunisina delle Agenzie di Viaggio, Salim Sallem, si sono prestati volentieri a questo momento di promozione. Siamo un tour operator Tunisino e a differenza di altri, che possono anche cambiare la destinazione dei loro clienti, noi continuiamo a investire sul nostro paese perché ci crediamo e preghiamo anche voi di crederci.

Dobbiamo ammettere che in questi giorni, abbiamo visitato strutture alberghiere che offrono servizi di qualità ma abbiamo anche “vissuto” le varie città, Da Hammamet a Sousse, passeggiare è stato un piacere. Il clima mite ha favorito le nostre passeggiate sia nelle piazze che nelle medine. In nessun momento abbiamo avuto l’impressione di essere minacciati, anzi ci hanno coccolato, fatto sentire a casa. Hanno voluto dimostrare, con il loro comportamento che sanno quanto il turista sia importante per il loro sviluppo economico. Dobbiamo dire anche, che i clienti presenti nelle varie strutture sono inglesi e francesi che hanno superato o stanno cercando di farlo, la diffidenza per la situazione politica del paese. Mancano gli italiani, ma Khaled si dice ottimista, Si dà tempo due anni. Intanto in molti possono approfittare del rilancio che gli alberghi stanno programmando per godere dei servizi a prezzi molto bassi.

 Tra una chiacchiera e l’altra arriviamo in aeroporto. Imbarco e arrivo a Palermo in perfetto orario. Il momento dei saluti ha visto qualche occhio lucido e la promessa di rivedersi. Forse non sarà mantenuta ma chi può dirlo.

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