POLO DI CENTRO E’ UN OBIETTIVO CHE VA COSTRUITO E NON INVENTATO

La riunione delle forze politiche comunali che, a livello nazionale, si riferiscono al neonato Polo di centro, frettolosamente ed impropriamente organizzata dal Movimento per l’Autonomia (che a Roma conta due o tre deputati, che poggia la sua linea politica sull’autonomia e sulla difesa della Sicilia e che per effetto del suo mantenimento in vita al Governo regionale, oggi sposa il progetto del polo degli italiani che invece difende l’Unità d’Italia), appare velleitaria in quanto non può trasferire a livello locale le linee politiche del Polo di Centro nazionale.

Linee politiche, per altro, che devono ancora essere precisate negli indirizzi e nelle linee programmatiche. Tutto ciò inserisce piuttosto elementi di confusione politica, rispetto ad un serio progetto di governo che invece va maturato con reale sinergia d’intenti per il suo accreditamento nello spazio politico che merita e nel suo elettorato. La potenziale validità dell’iniziativa per determinare linee programmatiche discusse e condivise nell’interesse della città, viene così compromessa da una percettibile e verosimile strumentalizzazione politica da parte del partito organizzatore, che potrebbe risolvere le proprie contraddizioni interne, utilizzando gli elementi di diversificazione politica già rese esplicite dalle stesse forze politiche dell’area di centro, per altro innescate dalla recente riunione e conferenza stampa tenuta a Ragusa dal presidente Lombardo.

In questo contesto riteniamo un errore di valutazione il volontario mancato invito al movimento politico “Ragusa Futuro” che il 19 novembre scorso (lo ricordiamo ad alcuni politici distratti dal proprio mantenimento in vita) ha conclamato la propria adesione al Polo di Centro con una affollatissima assemblea congressuale dei propri sostenitori (presenti oltre 350 persone alla sala Avis) e che ha aperto nella città, per primo, il percorso del Partito della Nazione assieme ai massimi esponenti dell’Udc (erano presenti il sen. D’Alia, l’assessore regionale Andrea Piraino, l’on. Orazio Ragusa e l’on. Franco Antoci), partito in cui si riconosce, riconoscendo la leadership nazionale di Casini per la sua costituzione, e con cui il nostro movimento è federato. Tale circostanza appare un fatto incomprensibile, discriminatoria ed irrispettosa, che stigmatizziamo fortemente, perché da noi ritenuta atta a delegittimare politicamente una importante iniziativa nel panorama politico locale, che “Ragusa Futuro” si è intestata più che legittimamente, riempiendo di contenuti politici l’evento, frutto a sua volta di un lungo processo legato ad una seria maturazione politica e progettuale. (r.b.)

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