PISCINA COMUNALE

“Da mesi solleviamo l’attenzione sulle gare d’appalto dell’Amministrazione Piccitto, tra cui l’iter contorto e contrastante della gestione degli impianti sportivi ed in particolare della piscina comunale”. A dichiararlo sono i consiglieri d’opposizione Sonia Migliore, Maurizio Tumino e Giuseppe Lo Destro.
“Dopo una carambola di decisioni della Giunta Piccitto adottate con vari atti di indirizzo, poi sempre revocati, che hanno via via fatto lievitare i costi annui di gestione dai 60 mila euro del 2012 ai 272.316 attuali, con la gara del 20 agosto scorso. Dopo una serie di avvisi pubblici per gare negoziate, esplicate e poi revocate, dopo una serie di decisioni adottate dalla Giunta, contenenti mille contraddizioni, esternalizzazioni dei servizi poi tramutate in affidamento diretto, poi si è optato per una gestione diretta con l’affidamento dei servizi (fissando un costo massimo di 26 mila euro), si è infine deciso per l’avviso pubblico per la gara negoziata del primo luglio, poi revocato l’11 luglio, dopo la disamina della documentazione dei concorrenti. Si arriva così alla gara del 20 agosto, dove i 26 mila euro fissati dalla Giunta, con la delibera dell’8 maggio, diventano improvvisamente 90.272 per 4 mesi
Addiveniamo all’epilogo dell’espletamento della gara, dove addirittura tre ditte offrono un inquietante ribasso del 100% ossia la Cooperativa Lavori in Corso, che aveva presentato una denuncia in Procura per favoreggiamento ad altre ditte concorrenti, la Cooperativa Ragusana Multiservizi, che ha gestito i servizi per la piscina sia per il Coni sia per l’Amministrazione dal 31 dicembre 2013, tramite l’affidamento diretto concesso dalla Giunta Piccitto, ed infine la Cooperativa Pegaso. Una sola ditta, invece, ha offerto un ribasso del 22%, che è il ribasso medio per gare similare. Apprendiamo dalla stampa che il servizio è stato aggiudicato alla Cooperativa Pegaso. La questione qui è una, come mai tre ditte hanno offerto un ribasso del 100%? Può essere che il valore della gara sia talmente sottostimata e se è così vuol dire che il bando è stato scritto senza alcun criterio e ciò è inammissibile”.

“La domanda – continuano i tre consiglieri – che ci poniamo o meglio la perplessità, assodata la salvaguardia del personale, cosa su cui non si discute, è la seguente: è normale presentare un ribasso del 100%? E’ normale non guadagnare nulla da un servizio? Siccome non lo è chiediamo al sindaco di sospendere l’aggiudicazione della gara in autotutela perché qualcosa proprio non va.
Sono troppe le stranezze delle gare d’appalto espletate dall’Amministrazione Piccitto, si ricordi quella del canile, la gara dei sei mesi per la raccolta dei rifiuti, andata tecnicamente deserta, con l’unica busta contenete dei fogli bianchi, ma ancora quella della refezione scolastica, dei servizi idrici e le 120 proroghe date in appena 14 mesi”.
“Tutto ciò, oggi, assume connotati gravi ed inquietanti – concludono la Migliore, Tumino e Lo Destro – che non possono più essere oggetto solo del dibattito politico, ma devono necessariamente interessare la magistratura, l’istituto per l’Anticorruzione e l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e questo a tutela di tutti i cittadini ragusani e del diritto alla libera concorrenza delle imprese e delle cooperative, oggi calpestato ed egemonizzato solo da alcuni fornitori”.

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