PERSI DENTRO IL MARE DEL NULLA

 Questa la fotografia del Consiglio comunale di Scicli che si è svolto il 26 giugno. All’ordine del giorno della seduta: ospedale Busacca e trivellazioni petrolifere. La situazione del nostro ospedale fa sgorgare la miglior retorica cittadina, il dibattimento stanco, indica che ormai da tutti viene considerata una battaglia persa. Ma il nostro ex ospedale (dobbiamo rassegnarci, come per la scomparsa della foca monaca!) segna un punto cruciale nel misurare l’inettitudine politica di una classe dirigente ,che cerca di presidiare un posto letto (ma sopratutto un posto poltrona) senza visione globale di un progetto di sanità pubblica. Nella stessa seduta era in discussione il piano industriale della Regione sulle trivellazioni. Argomenti strettamente connessi, si prospetta all’interno del nostro comune, un attacco probabilmente più pesante di quello subito con la chiusura dei reparti del Busacca, un attacco che rischia di produrre con le sue ricadute sull’ambiente e sul territorio, gravi danni alla salute pubblica.

 

Ci si sarebbe aspettato che finalmente il consiglio comunale si risvegliasse, prendesse la palla al balzo, si erigessero i nostri consiglieri a paladini di una città, che da loro qualche piccolo atto concreto d’amore se lo aspetta, ma niente, al pari, una compagnia di giro che conosce a memoria il proprio canovaccio, tra una risatina e un chiacchiericcio scomposto, nella mano invece della bandiera dell’impegno civile, s’impugna il cellulare.

 

A questo punto un consigliere che fino ad allora si era distinto per il suo ciondolare nell’aula del consiglio, tra un buffetto e una battuta, chiede venga posta alla discussione l’intervista rilasciata dal consigliere Alfieri di Scicli Bene Comune su di giornale on line, oggetto dell’intervista atti e comportamenti in stile mafioso all’interno del consiglio. Il consigliere, sentendosi, seppur non nominato, chiamato in causa, chiede e ottiene che la cosa venga messa in discussione immediatamente, nonostante il richiamo della Consigliere Alfieri sull’urgenza di affrontare il tema  trivellazioni. Si spengono le videocamere pentastellate e mestamente il pubblico, tra i quali gli attivisti di No Triv e Scicli Bene Comune viene fatto uscire. Il Palazzo si giudica e si confronta da solo. Al di là del muro eretto dalla politica si sentono urla e scampanellate che richiamano all’ordine. Il vigile urbano preposto alla sicurezza, più volte entra nell’aula per verificare che i “discoli” non esagerino. Dopo un’ora, il pubblico richiamato in aula, assiste alla chiusura della seduta e al rinvio dei temi ancora in agenda.

 

Il movimento Scicli Bene Comune, si ravvede in questa ennesima rappresentazione d’incapacità, ciò che con forza sta chiedendo da qualche tempo: chiudere un’esperienza amministrativa fallimentare e deleteria per la città, aprire una nuova fase attraverso il passaggio alle urne. Esprimiamo solidarietà al consigliere Alfieri, per gli attacchi personali subiti in questa e in troppe altre occasioni, la invitiamo, in concerto con gli altri consiglieri del centro sinistra a porre in essere una mozione di sfiducia al sindaco e alla sua giunta, chiediamo a tutti il coraggio di immaginare una Scicli nuova.

 

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