È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PERCHE’ FARE POLITICA OGGI
31 Ott 2014 19:33
Se la politica capisse che la chiarezza d’intenti, la consapevolezza della realtà porta alla gente, se i progetti politici fossero territoriali e vicini alle esigenze delle persone, probabilmente non ci sarebbe scollamento tra politica e gente, non solo elettori. Se i vertici capissero che le loro manovre alte non arrivano alle persone, in quanto legate a loro stessi, che diventano autoreferenziali, allora tutto sarebbe più fruibile, vero e vicino alle esigenze della gente
A chi mi dice che non facciamo niente.noi come osservatorio stiamo conducendo azioni popolari,lotte e siamo anche schierati politicamente.agiamo in modo trasversale non fazioso per il bene comune,sul concetto di rete politica. Forse,siamo riusciti a rompere la cortina del no con il teatro della Concordia . Rossella Accardo, tra mille difficoltà,riesce e riuscirà nella lotta, ecc ecc.
Credo sempre più nelle aree di appartenenza trasversali e nelle reti sui programmi condivisi. La strada dovrebbe essere quella della condivisione, del “PER” non del “Contro”.
Se si facesse vita politica nel senso alto della parola e non cortile di basso conio tutto sarebbe diverso!!! Purtroppo, invece, si assiste nei comuni, ad esempio, a quella politica deteriore dell’uno contro l’altro, e mai per il bene comune. Qui sta il problema. Qui sta la divergenza popolo /politica.
Quei valori e principi dell’uomo,che hanno costituito il vivere civile, dovrebbero costituire la base della nuova politica, quella della partecipazione democratica e condivisione, dell’entusiasmo e anche delle utopie che possono diventare realtà.
I giovani, non nel senso di rottamazione renziana, ci indicano la strada dell’onestà. Da loro impariamo e loro imparano da noi. questa è la consapevolezza raccolta in un’utopia forse, ma che si può rendere fattiva in tutti i sensi.
Noi da soli non siamo nessuno,solo l’unione degli intenti e delle forze, ci rende veri e credibili. non autoreferenziali.
Perché, ad esempio, nell’area moderata, popolare, liberale, democratica non agire nel senso di gruppo che sulla politica dei contenuti converge, invece di creare il dissenso nei territori?
Partiamo dai territori con idee chiare e facciamo politica vera, quella delle idee e prassi senza farci condizionare dai carri del vincitore!!!
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