PER RIGENERARE LA DEMOCRAZIA. ATTENTI AGLI “ACCALAPPIACANI”!!!

Ci ricordiamo de “L’accalappiacani” di un famoso scrittore russo, quando pensiamo ai piccoli o grandi politici dello scenario italiano. Vi ricordate? Furono dati degli alamari ad un povero accalappiacani di un borgo sperduto nella Russia zarista, e questi si sentì l’Imperatore della Russia, agendo di conseguenza. Proprio questo è uno dei mali della politica oggi, dei partiti, che conduce l’elettore ad un disamore per la politica e per il voto, sancito dalla Costituzione come strumento di democrazia. Purtroppo, avviene che i partiti si sono trasformati in muri di gomma sempre più, e centri di potere piccoli o grandi con la presenza di ambiziosi che non rispettano i componenti dei partiti, si comportano come dei piccoli strumenti decisionali non certo per il bene comune, ma per gli interessi di  piccoli poteri, di vicinanza al potente di turno. Insomma un sistema burocratico, dove la deontologia e i rapporti umani sono un optional. Qui la crisi dei partiti scollati dalla realtà e dalla base, che sono diventati lo strumento nelle mani di piccoli piccoli potenti.

Così, le persone che si rifiutano di fare la politica dell’inciucio, dei piccoli interessi, si rivolge ai Movimenti, meno burocratici, più snelli nella struttura.

Il futuro della politica è la partecipazione democratica, è la rigenerazione nelle strutture di quei sistemi superati, è la democrazia, la condivisione dei progetti, la comunicazione, la dialettica, la non mercificazione, il sentirsi di far parte di un gruppo che si pone il problema di modificare un sistema obsoleto, o contestato. Il mondo web viene in aiuto ,in quanto uno vale uno, e la comunicazione,seppure virtuale, viene messa in atto.

Il Movimento d’opinione “Rigenerare la democrazia” si pone queste problematiche, partendo dai territori, dal basso, e non dalle decisioni,dai posti di responsabilità imposte dall’alto, dalle problematiche e dalle decisioni condivise. Proprio qui il problema, un male è il verticismo, che porta al disamore, all’allontanamento dai partiti e dalla politica, intesi non  come bene comune, ma come “particulari” dei singoli. L’alternativa è partire dalla base. La dimensione sociale è importante e basilare, ma quegli alamari dell’accalappiacani sono il pericolo, e, purtroppo, nei partiti sono sempre più frequenti casi di soprusi, di comportamenti consequenziali  di segretari , di dirigenti, di deputati, che non capiscono che lo scollamento provoca il non consenso, per usare una parola che capiscono bene, cioè voti.

E’ vero, però, che di tutta l’erba non si può fare un fascio, infatti è il sistema il vero problema.

Politica, partiti: Attenti agli “Accalappiacani”!!!

 

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