PER CONTRASTARE LE POVERTA’

Nei periodici report che pubblica per approfondire cause e cinseguenze delle povertà in Italia, la Caritas ha negli ultimi anni insistito sempre sulla necessità di inserire tra i programmi nazionali di politica sociale uno strumento per tentare di bilanciare la distanza dal minimo vitale di cui soffrono molte famiglie.
L’ultima proposta in ordine di tempo è il REddito di Inserimento Sociale (REIS), una misura nazionale rivolta a tutte le famiglie che vivono la povertà assoluta in Italia. Secondo questa proposta ogni famiglia riceverebbe mensilmente una somma pari alla differenza tra il proprio reddito e la soglia Istat della povertà assoluta. Uno dei princìpi-guida è l’adeguatezza: nessuna famiglia sarebbe più priva delle risorse necessarie a raggiungere un livello di vita “minimamente accettabile”. L’altro principio-guida costituzionale è quello di cittadinanza, secondo il quale viene assicurato a tutti il diritto di essere protetti contro il rischio di povertà assoluta.

Solo pochi giorni fa l’Istat ha infatti ricordato come in Italia siano 9 milioni 563 mila le persone in povertà relativa in Italia, pari al 15,8% della popolazione. Di questi, 4 milioni e 814 mila (8%) sono i poveri assoluti, che non riescono ad acquistare beni e servizi essenziali per una vita dignitosa. Un aumento sensibile rispetto all’anno precedente in cui erano 8.163.000 le persone in povertà relativa e 3 milioni 415 mila quelle in povertà assoluta.
Pertanto Caritas Italiana ha deciso di elaborare la proposta del Reis, da collocare in un piano nazionale contro la povertà. Nella proposta si suggerisce un percorso graduale, fattibile e sostenibile economicamente per introdurre una misura, il Reis, capace di rispondere efficacemente alle carenze del nostro paese in materia. Inoltre per promuovere l’introduzione del Reddito d’Inclusione Sociale, Caritas Italiana ha invitato tutti i soggetti interessati ad aderire al Patto Aperto contro la Povertà.
Si tratta di unire le forze e percorrere insieme un cammino finalizzato a promuovere l’introduzione del Reddito d’Inclusione Sociale nel nostro paese. Inoltre, se – come ci auguriamo – il Reis diventerà realtà, gli aderenti al Patto si impegneranno ad assicurarne la migliore attuazione possibile. E’ invitato ad aderire al Patto ogni soggetto sociale che deciderà di fare propria la proposta, nei suoi punti chiave, e di contribuire alla campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle forze politiche per ottenerne l’introduzione. Inoltre, in caso di esito positivo, gli aderenti lavoreranno per promuoverne la corretta attuazione così come per verificarla.
La nostra Caritas diocesana di Noto, da sempre impegnata per il contrasto alle nuove e vecchie povertà come carezza di Dio verso i suoi figli più deboli, attualmente impegnata nell’elaborazione che verrà resa nota entro l’anno dei dati sui propri rilevamenti delle povertà e sui servizi erogati, aderisce alla proposta di Caritas Italiana e intende rilanciarla nel dibattito su come uscire dalla crisi sociale.
L’osservatorio delle povertà e delle risorse della caritas diocesana di Noto

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