PD MODICA: LA NOTA DEL CAPOGRUPPO GIORGIO ZACCARIA

 

Piena soddisfazione da parte di Zaccaria per le decisioni prese durante la conferenza dei capogruppo al Consiglio Comunale di Modica: “una concreta dimostrazione che la politica, quando tesa alla ricerca di risposte condivise e aperte alle istanze della società, è in grado di mostrarsi matura nell’oltrepassare vecchi steccati ideologici e contrapposizioni sterili” ha dichiarato il capogruppo del Pd.

 

Innanzitutto, mercoledì 8 febbraio, è stato deciso di accogliere la richiesta del Movimento dei  Forconi di convocare, per sabato 11 febbraio, un Consiglio Comunale aperto (con la presenza dei deputati regionali e nazionali del territorio), da dedicarsi all’individuazione di strade percorribili per dare sbocco alle legittime rivendicazioni della loro protesta. Successivamente è stato deliberato, con il voto unanime dei componenti la conferenza, di tenere una seconda seduta aperta del Consiglio Comunale, prevista per il 25 febbraio, per discutere della problematica situazione in cui versa il settore ferroviario provinciale.

È infatti da troppo tempo che nella provincia di Ragusa si assiste all’impoverimento e allo smantellamento dei più importanti settori di crescita socioeconomica della zona. Dopo l’università, le caserme, il tribunale di Modica, i cronici ritardi per l’apertura dell’aeroporto di Comiso e per l’avvio degli appalti di altre fondamentali infrastrutture viarie ci si sta, silenziosamente ma in modo definitivo, anche dimenticando della linea ferroviaria della provincia.

 

Per questo, il gruppo consiliare del PD ritiene che, proprio in vista della conferenza provinciale dei consigli comunali del 27 febbraio prossimo, il Consiglio Comunale di Modica debba necessariamente impegnarsi per impedire che venga messo un ulteriore freno alla crescita della nostra comunità e fare in modo che siano riportate, nelle opportune sedi regionali e nazionali, le varie proposte e i vari progetti esistenti in merito alla rimodulazione e alla modernizzazione della linea ferroviaria, perché si possa tornare a rispondere al meglio alle legittime esigenze di sviluppo delle popolazioni locali. 

 

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