PASQUETTA CON CHI VUOI MA LONTANO DAL CENTRO COMMERCIALE

Il Segretario Provinciale della Fesica Confsal, Giorgio Iabichella, con l’approvazione del Segreterio Nazionale, Bruno Mariani, e in collaborazione con il gruppo “Domenica No Grazie Sicilia”, ha dato il via alla campagna per il 2014 denominata “Le feste non sono in vendita”.

Iabichella, difatti, invita i negozianti della provincia di Ragusa e di tutta la Sicilia, a rispettare la sacralità della Festa del Lunedi’ dell’Angelo (Pasquetta), chiudendo i battenti nella giornata del 21 aprile 2014. La Fesica Confsal, chiede alle gente di astenersi dal fare acquisti in quella giornata, qualora alcuni negozi decidessero di rimanere aperti.

 

Questo l’appello lanciato dal rappresentante della Federazione sindacale del commercio della Confsal: “ Riscoprite il valore della festa, trascorrete il giorno di Pasquetta lontano dai centri commerciali. Il prossimo 21 aprile andate al mare, in montagna, al lago, ovunque vi pare, ma non andate a infilarvi dentro i centri commerciali. A Modica il Centro Commerciale la Fortezza ha già comunicato che aprirà i battenti solo nel pomeriggio di Pasquetta, mentre dai centri commerciali ragusani si attendono notizie certe, ma presupponiamo che ci saranno le solite aperture dei negozi a “macchia di leopardo”. Tutto cio’ fa presupporre che anche quest’anno il conclamato “servizio agli utenti” sarà solo un’apparente disorganizzazione causata dalla disomogeneità delle aperture. Chiedo ai Vescovi ed i Sindaci dei comuni iblei e della Sicilia intera, – continua Iabichella – di prendere una posizione riguardo a dette aperture festive scellerate, magari rivolgendo un appello ai grandi centri commerciali ed invitandoli a valutare la chiusura in queste giornate di festa religiosa e civile. Le aperture domenicali – conclude il sindacalista della Confsal – possono essere utili ad incrementare ed a far girare l’economia, ma certe festività bisogna imparare a rispettarle, nel nome della sacralità del riposo, della coesione sociale e della serenità delle famiglie.”

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