PARTITA DOPPIA

Per raccontare quello che abbiamo visto oggi al campo di via della Costituzione a Ragusa occorrerebbero due articoli: il primo per fare la cronaca dell’incontro tra i locali del Padua e la Partenope Napoli, il secondo per raccontare il match personale che il signor Marcello Marchese ha disputato contro la squadra di casa.

Iniziamo dal primo, che ha visto la netta, e meritata, vittoria dei napoletani su un Padua che per tutto il primo tempo è rimasto con la testa negli spogliatoi e che è riuscito ad entrare in partita solo quando ormai la frittata era fatta e solo un harakiri degli ospiti avrebbe potuto far sperare in una vittoria dei biancazzurri.

Partono forte i partenopei e già al 10°, dopo una serie di attacchi sventati grazie a una difesa iblea molto aggressiva, passano in vantaggio. Touche all’interno dei 22 ragusani, palla al mediano ospite, Gherardi, che entra dalla chiusa, coglie di sorpresa la difesa e va a schiacciare in meta. Il piede del cecchino Reyna è preciso. 0 a 7.

La partita la fanno gli ospiti e i biancazzurri non riescono ad uscire dalla propria metà campo, anche perché i partenopei dominano in mischia chiusa e sporcano parecchie delle tuoche ragusane. Così i palloni giocabili, per il Padua, sono veramente pochi, e quei pochi che arrivano ai trequarti vengono sprecati malamente.

Al 12° un fallo a centrocampo costa altri tre punti agli iblei. Il piede di Reyna è implacabile. 0 a 10.

Dal 21° al 33° la Partenope va altre tre volte in meta. Le prime due Termini, entrambe trasformate da Reyna, la terza con Martone, trasformata dallo stesso. Quando mancano 7 minuti alla fine del primo tempo gli ospiti hanno già conquistato il punto di bonus offensivo e la partita sembra archiviata.

Da segnalare, prima del fischio di metà tempo, la sostituzione di Stefano Russo con Paolo Bellio, il giallo per placcaggio in aria a Paride Vona e il brutto infortunio, frattura scomposta di perone e tibia, del partenopeo De Merulis. Il ragazzo è stato prontamente soccorso dai sanitari in campo e trasportato in ospedale dov’è stato ingessato in modo da potergli permettere il viaggio di ritorno a Napoli, dove nei prossimi giorni dovrà essere operato.

Nell’intervallo coach Greco sprona i suoi, chiedendo più grinta e più cattiveria agonistica.

L’inizio di ripresa, però, è sulla falsa riga di quanto si è visto nel primo tempo.

Al 50° Gherardi concede il bis con una meta fotocopia della prima. Questa volta Martone non centra i pali. 0 a 36. A parziale scusante, per la squadra locale, c’è da dire che due minuti prima Enoc Valenti è stato espulso per 10 minuti per un non meglio specificato fallo.

Prima e dopo, cambi in casa Padua: escono Giorgio Carbonaro, Andrea Solarino, Paride Vona, Paolo Iacono, Daniele Stracquadanio, Albert Digrandi, entrano Giuseppe Garozzo, Carlo Firrito, Giovanni Tribastone, Stefano Tumino, Gianluca Tumino, Aldo Incarbone.

I cambi danno una scossa alla squadra di casa che inizia finalmente a giocare. Al 58° c’è capitan Iacono che fa il break e poi passa un ovale ad Adriano Scrofani che chiede solo di essere poggiato in area di meta. Il capitano centra anche i pali. 7 a 36.

Qualcuno in tribuna ci crede; se non alla vittoria, quanto meno al punto di bonus. Ma al 70° la meta di Reyna spegne ogni illusione. 7 a 43.

La partita volge al termine. Rimane però ancora tempo per la meta di Enoc Valenti, al 78° e quella di Gherardi, proprio allo scadere, per il 12 a 48 finale.

Questo, come detto all’inizio, per quanto riguarda la partita giocata dai trenta in campo. In contemporanea c’è stata quella del signor Marchese contro il Padua, una partita fatta di innumerevoli errori, di decisioni a senso unico. Brutti falli sanzionati dal giallo per una squadra e con la semplice concessione di una punizione per l’altra; tenuti fischiati dopo pochi secondi per l’una e con maggior calma per l’altra; fuorigioco e passaggi avanti visti oppure non visti. Insomma, il classico “due pesi e due misure” che ha penalizzato fortemente la squadra di casa e che non ha permesso ai biancazzurri quella serenità necessaria per giocare una partita ad armi pari.

Domenica prossima la squadra del presidente Vindigni sarà impegnata sul campo della Capitolina Roma e, alla luce dei risultati odierni, l’incontro sarà uno di quelli da dentro o fuori.

 

 

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