È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PARTE SOTTOSCRIZIONE PUBBLICA PER SALVARE L’UNIVERSITA’ IBLEA
26 Lug 2012 06:47
“Non si può più perdere tempo. E visto che è l’ora delle sottoscrizioni, facciamone una pubblica anche per garantire un futuro all’Università a Ragusa”. Lo dice il presidente dell’associazione politico-culturale “Pensare Ibleo”, Enzo Pelligra, facendo seguito al documento che la stessa associazione aveva diffuso già sabato scorso. “Il tempo è scaduto – continua Pelligra – se l’Università vuole garantirsi un futuro, una mano d’aiuto dobbiamo fornirla anche noi, la popolazione iblea, sapendo quali positive ricadute tale presenza potrà avere per la cultura e per l’economia. Basta un minimo di due euro, e chi ha la possibilità anche qualcosa in più, per mettere da parte un gruzzoletto che potrà essere d’aiuto all’attuale gestione universitaria. E’ chiaro che le somme raccolte dovranno essere vincolate ad assicurare un futuro concreto alla presenza della Struttura didattica speciale della facoltà di Lingue sul nostro territorio. Stiamo strutturando l’iniziativa per fare in modo che chi voglia possa effettuare la propria donazione on-line o attraverso una semplice telefonata, sulla falsa riga di quanto già avviene per le campagne nazionali di solidarietà. In questo caso la solidarietà la faremo a noi stessi perché l’Università, per la provincia di Ragusa, ha una valenza insostituibile. E dovremo dimostrare di meritarla sino in fondo. Certo, non è il momento più adatto per chiedere ai cittadini di mettere le mani in tasca, anche se per pochi spiccioli. Ma l’investimento che garantiremo non è solo per noi. E’ soprattutto per i nostri figli. E a loro qualcosa dovremo pur lasciare, non solo rovine e macerie. Ecco perché “Pensare Ibleo” ha predisposto un piano d’azione su questa iniziativa. Certi che troveremo l’appoggio anche di altre realtà associative e politiche operanti nella nostra area”. L’associazione ha già chiesto un incontro ai vertici del Consorzio per valutare assieme come proseguire nella direzione programmata da “Pensare Ibleo”.
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