Parliamo di scuole a Vittoria. Intervista all’assessore Francesca Corbino

Francesca Corbino, avvocato civilista, da quasi due anni assessore della giunta vittoriese guidata dal sindaco Francesco Aiello. Alla delega ai Servizi sociali, detenuta fin dall’inizio, ha unito, da circa due mesi, anche la nuova delega alla Pubblica istruzione. Succede a Filippo Foresti, che ha guidato l’assessorato fino al giugno scorso. Da quest’anno, l’assetto delle scuole vittoriesi è parzialmente mutato. Sono stati accorpati l’istituto comprensivo San Biagio, tradizionalmente la scuola del centro storico cittadino, del nucleo più antico della città e la scuola elementare Gianni Rodari (che comprende anche il plesso Santissimo Rosario) che abbraccia una delle zone di espansione urbanistica degli anni 70-80. Inoltre, si dismetterà uno degli edifici (il plesso San Biagio di piazza Ricca), ormai fatiscente e inadatto a ospitare gli alunni.

Assessore, qual è la situazione delle scuole di Vittoria ?

È una domanda che riguarda genericamente la condizione delle scuole di Vittoria che – posso dire con certezza – hanno dimostrato di svolgere egregiamente il loro compito di presidi culturali e di legalità della nostra città. Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno una particolare attenzione verso le scuole, com’è giusto che sia. Un esempio è dato dal fatto che quest’anno i lavori di pulizia e della scerbatura dei giardini prima dell’inizio dell’anno scolastico sono stati tempestivi ed i riscontri dei dirigenti sono stati positivi.

Il recente dimensionamento scolastico ha ridisegnato il panorama delle scuole vittoriesi. Inoltre, in questi anni, la popolazione scolastica, per ragioni varie, si e spostata.

È notizia dell’ultimo mese è che l’intenzione del Governo è quella di ridurre il numero degli istituti comprensivi, pertanto, non quest’anno, ma nei prossimi anni si prospetta la possibilità di fare un nuovo progetto di dimensionamento scolastico; dipende dai numeri delle iscrizioni che avremo.

La situazione degli edifici scolastici. Quali sono le priorità? Da anni si attende che venga completato il plesso don Milani, nel quartiere San Biagio. La scuola San Biagio soffre da anni per mancanza di locali e aule adeguate e ha perso popolazione scolastica.

Con l’Istituto comprensivo Rodari-San Biagio la situazione si evolverà certamente in positivo. L’arrivo della nuova dirigente, la professoressa Giovanna Mallia, è stata una benedizione per l’organizzazione dell’istituto. Da subito, ci siamo trovate davanti alcuni problemi che stiamo cercando di affrontare in uno spirito di grande collaborazione nell’interesse degli alunni e delle famiglie.

I genitori degli alunni della scuola San Biagio sono preoccupati per l’annunciata chiusura del plesso via piazza Ricca e lo spostamento delle classi nel plesso “Rosario”. È troppo distante e mette in difficoltà le famiglie. Quali soluzioni avete adottato ?

Il plesso di piazza Ricca non era in condizione di accogliere le classi a causa della necessità di interventi manutentivi importanti che i proprietari non hanno voluto affrontare. La soluzione trovata di spostare alcune classi nel plesso Lombardo Radice, è stata ben accolta anche dai genitori degli alunni che non dovranno spostarsi molto dal centro della città. L’esito positivo della soluzione di questo problema è stato reso possibile grazie all’intraprendenza della dirigente Mallia ed alla collaborazione della dirigente dell’Istituto Caruano, Angela Fisichella, che ringrazio per la prontezza con la quale ha messo a disposizione due belle classi, luminose e grandi per l’intero anno scolastico.

Scoglitti è una delle scuole che rischia di perdere l’autonomia ? Qual è la situazione ?

Questa è una domanda alla quale si potrà rispondere quando saremo in grado di analizzare tutti i numeri. Personalmente sono convinta che non perderà l’autonomia perché si tratta di una scuola molto curata e piena di risorse.

Le scuole sono il primo front office per l’integrazione e per l’analisi di numerosi problemi che possono esistere specie in alcuni quartieri di periferia, dove maggiori sono i rischi sociali. Tematiche che si intersecano con un’altra delle sue deleghe, i servizi sociali.

Questo è il motivo per il quale il sindaco ha deciso di conferirmi questa delega. La dispersione scolastica, che stiamo affrontando dal punto di vista sociale, è legata anche al problema della mancata integrazione oltre che alla povertà educativa. Diceva Bufalino: “La mafia sarà sconfitta da un esercito di maestre elementari”. Voleva dire che soltanto educando le nuove generazioni alla cultura della legalità si costruirà una società libera dal giogo della criminalità. Possiamo aggiungere che non sarà la forza deterrente della sanzione penale a sconfiggere la delinquenza minorile, ma l’educazione al rispetto di sé e degli altri, che soltanto le agenzie educative, prima di tutto la scuola, possono dare. Aggiungo che quando sono entrata per la prima volta negli uffici dei Servizi Sociali c’erano soltanto due assistenti sociali, mentre adesso ne abbiamo dodici – grazie alla coprogettazione con gli enti del terzo settore – ed abbiamo istituto le equipe psico-pedagogiche nelle scuole che sono importante supporto per gli insegnanti. L’istituzione della figura del Garante dei diritti dei minori e degli adolescenti, che ha un nutrito team di professionisti, è un altro tassello del mosaico.

Ci dica un obiettivo che vorrebbe raggiungere ? Una priorità del suo programma amministrativo.

Mi piacerebbe raggiungere l’obiettivo della dispersione scolastica a zero. E’ una chimera per il nostro territorio, così vasto e composito, ma vale la pena tentare. La priorità di tutte le azioni in campo è certamente il recupero dei ragazzini a rischio. Un primo passo sarà la costituzione di un presidio territoriale, che svolgerà una duplice funzione educativa ed aggregativa. Sarà un centro di aggregazione per i ragazzi che saranno seguiti da assistenti sociali ed operatori culturali. Spero di riuscirci presto.

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