Paolo Antoci, l’uomo della “Liccumi’a”. FOTO

Hanno poco più di trent’anni, tanta voglia di fare e molte idee. Loro sono Antonio Satamaria e Paolo Antoci. Il primo è il titolare di un nuovo locale che si è aperto al Porto Turistico di Marina di Ragusa “Fresco è bottega”, mentre il secondo è l’uomo che ha fondato l’azienda e il brand “Liccumi’a”, con sede a Milano. Fra di loro, è nata una bellissima amicizia e oggi anche una collaborazione professionale. Per tutto il mese di settembre, infatti, da Fresco sarà possibile assistere a delle cene-evento e a delle cooking class denominate “Arricriata al fresco” che avranno tre protagonisti principali: la pasta fresca, il pescato del giorno e la bravura di Paolo Antoci.
Ma che cos’è Liccumi’a? Non è un ristorante, non è un concetto astratto: Liccumi’a è un’azienda e un brand nato a Milano due anni fa per volere di questo giovane imprenditore che ha saputo digitalizzare il mestiere dello chef. Ebbene, sembra essere questa l’ultima frontiera in materia di cucina. Paolo Antoci, un ragazzo di origini ragusane, è arrivato a Milano più di dieci anni fa ma da due anni ha fondato questa azienda di successo praticamente unica. Lo abbiamo intervistato.

Come mai hai deciso di chiamare il tuo brand Liccumi’a?
“Liccumi’a è una parola dialettale che diceva sempre mia nonna. Mia nonna è stata la persona che mi ha ispirato e da cui ho imparato tanto. Da lei è iniziata la mia passione per la pasta fresca e in particolare per i ravioli e i tortelli”.

Qual è stato il tuo percorso professionale?

“Ho frequentato l’accademia di cucina di Gualtiero Marchesi e ho sempre avuto una passione per l’arte. Diciamo che ho voluto trasferire la mia creatività artistica nella cucina. Ma il mio vero obiettivo è quello di esportare la nostra cultura gastronomica a tutti coloro che non la conoscono, soprattutto ai turisti. Vorrei esportare non solo i piatti, ma anche la cultura siciliane e le sue straordinarie materie prime”.

Esattamente, in cosa consiste l’attività di Liccumi’a?
“Sono uno chef che fa principalmente show cooking e cooking class. Lavoro principalmente con i privati, ma partecipo a fiere ed eventi gastronomici in tutta Italia. Mi occupo di catering ho fatto lo chef a domicilio per imprenditori e vip del mondo della televisione. Ho lavorato anche con i bambini disabili, grazie ad alcuni progetti che quest’anno abbiamo realizzato con “La cascina biblioteca”, una trattoria solidale. Tra l’altro, mia mamma è la fondatrice dell’Anffas di Ragusa e sento molto vicino a me questa realtà. Mi piacerebbe molto avviare progetti di cucina in questo particolare settore perché la cucina è un modo perfetto per esprimere i sentimenti. Spero, comunque, di poter aprire a breve una mia scuola di cucina”.

La tua, dunque, è una cucina principalmente siciliana?

“Si. E’ la nostra cucina tradizionale rivista in una chiave più innovativa”.

Qual è il piatto forte di Liccumi’a?
“Senza dubbio i ravioli e i tortelli. La mia è una cucina sia di carne che di pesce, ma diciamo che i miei ravioli ripieni di pesce sono senza dubbio il mio piatto forte. In genere il ripieno è a base di dentice o di ricciola o di ciò che offre il mare in quei giorni. Devo dire però che i miei ospiti amano anche le scacce. Hanno un successo incredibile”.

Hai iniziato anche a collaborare con Fresco è bottega. Cosa ti aspetti da questa esperienza?
“Questo locale è un posto straordinario ed è perfetto per effettuare delle cooking class e degli eventi, soprattutto d’inverno, magari guardando il tramonto al Porto di Marina di Ragusa. Ci sono ancora tante potenzialità inespresse e abbiamo in mente di realizzare, durante la stagione invernale, tantissimi eventi gastronomici che saranno alla portata di tutti”.

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