Panificazione a Vittoria in grave difficoltà: “una flessione del 60%”

“Vogliamo porre in evidenza l’impegno di tutte quelle attività della nostra città che, come previsto dai Dpcm, restano aperte, facendo un plauso ai titolari e ai loro dipendenti che, con spirito di responsabilità, continuano a garantire alcuni servizi essenziali. Allo stesso tempo, non possiamo non ricordare tutti gli altri esercizi chiusi che si sono visti costretti ad azzerare attività e cassa con pesantissime esigenze di liquidità, circostanza che vede l’impegno incessante di Confcommercio provinciale finalizzato a spingere enti e istituzioni a trovare e a mettere in atto rapide soluzioni”.

Lo dice il presidente sezionale Confcommercio Vittoria, Gregorio Lenzo, che riporta, altresì, il contenuto di una nota dell’Assipan, l’associazione di categoria dei panificatori aderente a Confcommercio, che evidenza come il sistema della panificazione stia soffrendo, al pari di altri settori, risultando al limite del tracollo perché i costi diretti ed indiretti sono rimasti invariati mentre le vendite hanno subito una flessione di circa il 60% anche per le enormi difficoltà economiche fatte registrare dai consumatori.

Purtroppo, sia che si producano 10 o 100 kg di pane, i costi di accensione e mantenimento degli impianti di produzione non cambiano. Lo affermano Emanuele Occhipinti e Salvatore Normanno, rispettivamente presidente comunale e regionale di Assipan. A breve si corre il rischio di dovere ricorrere alla cassa integrazione speciale con conseguente necessità di riformulare l’intero ciclo di produzione.

“Si denunciano, altresì – continuano i presidenti Assipan – le immancabili speculazioni degli aumenti delle materie prime quali farina, lievito di birra, e altro ancora, di fronte a cui è stato mantenuto inalterato il costo al consumatore che assicuriamo di sostenere e mantenere sino a garantire il continuo e necessario approvvigionamento. Facciamo appello ai cittadini di continuare a confidare nei loro panificatori di fiducia che garantiscono freschezza e genuinità. Un pensiero forte, poi, va alla nostra città di Vittoria nonché al nostro Paese che prova a reagire nonostante questa pandemia abbia messo a dura prova la società turbata dalla continua morte di persone e da una economia che, in seguito alle misure restrittive, non si sa più quale potrà essere”.

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