Palazzo Ina cambia volto, almeno in parte. Ecco cosa cambierà nel cuore del centro storico

Il centro storico della città si prepara a un cambiamento visibile. Palazzo Ina, uno degli edifici simbolo dell’area, vedrà presto nascere un nuovo intervento che restituirà armonia e continuità agli spazi urbani circostanti. L’intervento partirà dal piano terra, trasformando il portico in un percorso architettonico capace di collegare piazza San Giovanni a piazzetta Monsignor Tidona. Un cambiamento non epocale, come magari ci si aspettava, ma ci sarà un cambio comunque parziale e importante per meglio uniformare l’area al resto della piazza.

L’assessore al Centri storici, Giovanni Gurrieri, al quotidiano La Sicilia ha anticipato le novità: “Questo progetto rientra nella strategia di valorizzazione del centro storico, realizzata in collaborazione con l’Ancsa. Vogliamo restituire dignità e coerenza a uno spazio di grande valore simbolico per la città”.

Materiali locali e armonia urbana

L’intervento, a cura dell’architetto Gaetano Manganello, prevede la sostituzione del linoleum che attualmente è la sede del pavimento proprio sotto il porticato di palazzo Ina, con pietra calcarea, per uniformare la pavimentazione a quella di piazza San Giovanni. Per i rivestimenti murari, invece, il marmo granitico lascerà spazio alla pietra pece, tipica della tradizione locale, che conferisce calore e unità cromatica all’insieme architettonico.

Il progetto ha un valore complessivo di 250.000 euro, di cui 150.000 finanziati dalla Regione grazie all’impegno dell’onorevole Stefania Campo, mentre il resto sarà coperto dai fondi comunali. Si tratta del primo stralcio di un piano più ampio, che mira a valorizzare tutto l’asse urbano tra piazza San Giovanni e le aree limitrofe.

Un centro storico vivo e identitario

Non si tratta solo di estetica: la riqualificazione è parte di un progetto più ampio di rigenerazione urbana e culturale. Alcuni piani terra dei palazzi comunali, come gli uffici ex Anagrafe di Palazzo dell’Aquila, saranno destinati a ospitare la collezione civica Cappello, rafforzando il legame tra architettura, storia e comunità.

“Stiamo lavorando per riportare il centro storico a essere il cuore vivo e identitario della città, restituendo funzioni e vitalità ai luoghi pubblici”, aggiunge Gurrieri.
Accanto alla riqualificazione architettonica, Palazzo Ina sarà oggetto anche di un importante progetto di efficientamento energetico, a cura dell’assessorato ai Lavori pubblici, confermando l’attenzione per la sostenibilità e la modernità.

Con questi interventi, la città punta a unire tradizione e innovazione, restituendo, almeno in parte, bellezza e funzionalità a un’area centrale che da tempo attende un rinnovamento degno del suo valore storico. Speriamo piuttosto che si possano trovare adeguate risorse per poter procedere con la reale e attesa riqualificazione della facciata di Palazzo Ina su cui più volte sono state avanzate varie proposte, sia di progettisti e tecnici di fama nazionale, sia mediante concorsi di idee che anche attraverso i suggerimento del critico d’arte Vittorio Sgarbi che ha proposto di fare un’intera faccia a specchi cosi’ da “specchiarci” il prospetto della Cattedrale. Forse l’idea più facile e rapida da realizzare e chissà se non anche la più performante, in attesa, di non si sa quale santo, dell’annunciata (da più Amministrazioni comunali) riqualificazione del prospetto.

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