PALAZZO INA A RAGUSA INCOMPATIBILE COME STRUTTURA GIUDIZIARIA

Nell’incontro di oggi la delegazione che mercoledì è stata ricevuta dal Presidente Crocetta ha informato il Comitato sui contenuti dell’incontro e sugli impegni ribaditi dal Governatore circa l’assunzione dei costi di gestione per il funzionamento del Palazzo di Giustizia di Modica in applicazione del comma 397 della legge di stabilità fortemente voluto e sostenuto dal comitato ed approvato dal Parlamento Nazionale. Nell’occasione è stata data notizia di un incontro  in Questura, finalizzato a conoscere lo stato delle iniziative del Comitato, richiesto all’Avv. Galazzo dalla dott.ssa Tumino, dirigente DIGOS, che si è svolto con modalità tanto informali quanto cordiali. Il Portavoce del Comitato, aderendo alla richiesta, ha consegnato documenti vari e confermato l’invio di un esposto, che stigmatizza omissioni di varia natura, a varie Procure. Ci si è chiesto tuttavia, tenuto conto dei compiti istituzionali affidati alla DIGOS (ordine pubblico, problematiche politico/sindacali), quali ne siano le finalità anche alla luce del fascicolo aperto lo scorso novembre dalla Procura della Repubblica di Ragusa.

La riunione ha registrato l’unanime volontà dei partecipanti a rilanciare l’azione del Comitato con la consapevolezza di avere intrapreso una battaglia giusta, nel rispetto dei principi fondamentali della legge di riordino della geografia giudiziaria costituiti da risparmio di spesa e miglioramento della efficienza della giustizia, principi che, con la rinuncia all’utilizzo del Palazzo di Giustizia di Modica, vengono clamorosamente ed intollerabilmente calpestati con disprezzo delle risorse pubbliche.

Il Comitato ha deciso infine di porre particolare attenzione all’eventuale utilizzo, da parte delle autorità preposte, del Palazzo ex INA, la cui destinazione d’uso (turistico – ricettiva) è in atto incompatibile con l’attività giudiziaria.

 

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