ORAZI E CURIAZI: GIORNATA DECISIVA

 Fino a tarda notte il vertice della cosiddetta maggioranza a Palazzo Grazioli. Berlusconi sfinito sembra aver assunto l’atteggiamto di chi diceva “se avanzo seguitemi se indietreggio uccidetemi”.

Ma non vuol di certo “morire”. Insomma più che la gravissima situazione politica, economica, istituzionale, di credibilità del nostro Paese, il problema sembra essere solo se Berlusconi resta sulla poltrona di prenier o se  va a casa.

Saggezza vorrebbe, visto che tantissimi topi stanno abbandonando la nave e che molti deputati della campagna di acquisto sono pronti a svignarsela perché il minimo di servizio per il vitalizio lo hanno già fatto, sono in attesa che se non confermati con il Porcellum, cambieranno mestiere e quindi intanto voteranno contro. In ogni caso malgrado molti attribuiscano definitiva importanza all’esito della votazione sul Rendiconto noi, molto modestamente, riteniamo che la caduta di Bersusconi sia ormai cosa fatta e che egli non vuole nessun altro Governo ma vuole andare alle elezioni anicipate nella speranza che il cosiddetto popolo sovrano gli ridia fiducia ed egli possa trasorrere altro tempo a tira e molla mentre il Paese  perde totalmente credibilità e la crisi, malgrado  “i ristoranti pieni”, si fa giorno per giorno gravissima.

Quando un premier non capisce che se fa il passo indietro qualche speranza di rinascita ci sarà ed insiste nel voler rimanere in sella vuol dire che siamo veramente alla frutta. Una vicenda senza sbocco insomma a meno che non succeda il catasclisma annunziato e nell’interesse del Paese non si cambi rotta veramente. Vedremo

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it