ORA SI SFIORA IL RIDICOLO

Se l’amministrazione pentastellata di Roma ha richiamato l’attenzione di tutto il mondo politico e dell’opinione pubblica, con il valzer degli assessori e dei consulenti, a Ragusa si è sperimentata da tempo la inettitudine dei Movimento 5S ad amministrare le Città.

Non paghi di avere costantemente disatteso il loro programma e le loro promesse elettorali (scelte degli assessori, consumo del suolo zero, trivellazioni, efficientamento energetico, servizio di raccolta dei rifiuti e chi più ne ha più ne metta) di aver gravato i Cittadini con un carico fiscale quasi da record, di aver gestito in maniera, a dir poco, discutibile le royalties petrolifere, hanno oggi anche l’arroganza di ergersi a censori delle altre forze politiche presenti in consiglio comunale che, a loro dire, farebbero mancare sistematicamente il numero legale impedendo il regolare svolgimento dei relativi lavori.

Forse sarebbe il caso che qualcuno si prodigasse ad informare il “truppone pentastellato” (come è stato sagacemente definito il gruppo consiliare del M5S) sugli obblighi e sugli oneri (da non confondere con gli onori) di consigliere comunale; ruolo che non può essere svolto nei ritagli di tempo e quando non si trova di meglio da fare.

Dovrebbero aver il pudore, prima di rivolgere i loro strali nei confronti dei gruppi di opposizione, di guardare all’interno del loro gruppo e della loro amministrazione.

Non pare necessario ricordare le critiche (definizione che in realtà appare eufemistica) provenienti dalla frangia scissionista (ragusaattiva5stelle), le dure espressioni usate dal consigliere dimissionario Dipasquale e dall’attuale consigliere comunale Gulino per comprendere quale clima regni all’interno del “truppone” e sui rapporti con i loro stessi rappresentanti all’interno dell’amministrazione, Sindaco e assessore Martorana in testa.

I Cittadini si sono resi conto appieno della loro incapacità, che vorrebbero mascherare con comunicati offensivi e provocatori verso le altre forze politiche presenti in consiglio comunale.

 

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