OPERE PIE: TUTTO TACE E NESSUNO PAGA!

Le vicende giudiziarie in parte già affrontate, attraverso il processo per la “mala” gestione delle Opere Pie di Ragusa e Scicli, negli anni compresi tra il 2005 e 2007 indagine svolta dalla DIGOS (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali), sotto la direzione del Procuratore Capo Carmelo Petralia, hanno portato alle condanne di sette indagati.

Non vogliamo approfondire questioni che spettano alla giustizia, ma vogliamo rendere noto quanto ci è stato segnalato da alcuni ex dipendenti della struttura assistenziale, che ancora oggi sono alle prese con azioni legali per recuperare le spettanze dovute per il lavoro svolto, un’incresciosa vicenda che si protrae da quasi dieci anni, nel silenzio più assordante.

Quanto ci viene raccontato riguarda l’amministrazione dell’Opera Pia di Scicli e Ragusa, utilizzate in quegli anni come passe-partout per elezioni politiche locali, pare che alcuni esponenti politici promettessero lavoro in cambio di voti, il modus operandi era quasi rodato con una selezione di persone da assumere poi con contratto a progetto.

Insomma, potremmo dire, una storia all’italiana che non dovrebbe destare meraviglia tanto che alcuni hanno esclamato “Smettiamola di essere ipocriti, la politica, si è sempre basata nel dare in cambio di”!

Tuttavia si rasenterebbero pesanti violazioni di legge, che potrebbero ricadere anche sulla nuova gestione per la quale restano da chiarire alcune vicende legate alle assunzioni dei nuovi operatori, se e come abbiano percepito in questi anni gli stipendi, dal momento in cui i conti correnti delle stesse Opere Pie a quanto riferiscono gli “Ex” sarebbero oggetto di pignoramento.

 

  Le vicende umane di tanti operatori assistenziali, circa 20, che in quegli anni con impegno e sacrificio hanno svolto il loro lavoro con grande professionalità, nonostante i mesi passassero inesorabili, nell’attesa vanga di vedere retribuiti gli stipendi.

Ci si continua a domandare, se l’Opera Pia essendo un ente la cui gestione amministrativa è sotto il diretto controllo regionale, che di conseguenza trasferisce corrispondenti somme necessari alla gestione economica della stessa, come mai non si ha una chiara e trasparente rendicontazione pubblica?

Ci piace ricordare a chi continua a lucrare e speculare sulle Opere Pie che proprio “l’Opera Pia Busacca” di Scicli fondata da Pietro Di Lorenzo Busacca, che fece testamento donando parte dei suoi beni   in favore delle due Arciconfraternite (San Bartolomeo e S.M. La Nova) con la chiara finalità che tali somme fossero impiegate per l’assistenza ai poveri, la costruzione di importanti opere pubbliche e per la costituzione di un Opera Pia (oggi pseudo azienda socio-sanitaria di assistenza) le attività recitava il testo dovevano essere rese senza scopo di lucro per le famiglie indigenti del territorio.

Oggi uomini generosi come Busacca se ne conoscono pochi e certo non vorremmo che questo grande benefattore si rivoltasse nella tomba, nel vedere come le sue opere caritatevoli abbiano assunto una connotazione commerciale che di no profit ha nulla o quasi.

Vorremmo che quei valori che con il suo Signorile gesto ha voluto tramandarci si facesse davvero tesoro!

 

                                                                                                                                     

                                                                                                                 

 

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