OPERAZIONE “I LOVE SHOPPING”

 Personale del Commissariato di P.S. di Vittoria, all’esito di laboriose indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa dr.ssa Federica Messina, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il medesimo Tribunale dr. Claudio Maggioni, nei confronti di:

MARTINEZ Lorena, 22 anni, e CARVANA Angela, 27 anni, entrambe nate e residenti a Vittoria.

Le donne sono ritenute responsabili di una serie di furti con destrezza commessi a Vittoria presso esercizi commerciali in un arco temporale dal 12 giugno al 27 settembre 2012.

Sono cinque, in particolare, i furti contestati nell’ordinanza ed in due di essi è altresì contestato l’indebito utilizzo presso sportelli bancomat delle tessere asportate ai legittimi proprietari.

Nei decorsi mesi, il Commissariato di Vittoria riceveva una serie di segnalazioni, in parte confidenziali, risultate successivamente fondate e veritiere, relativamente all’attività criminosa posta in essere da due giovanissime donne, di origine vittoriese, dedite a perpetrare furti con destrezza presso vari esercizi commerciali locali ove le stesse erano solite recarsi con la scusa di essere interessate ad effettuare degli acquisti ma, di fatto, celando i loro reali intenti criminosi. Nello specifico, si apprendeva di due donne che, agendo in concorso tra di loro, spesso con passeggino e bimba al seguito, raggiungevano l’esercizio preso di mira, già opportunamente individuato all’uopo, al cui interno vi era quasi sempre solo la negoziante o la commessa di turno. Una volta all’interno, le due malviventi, fingendo di essere potenziali clienti, agivano distraendo dapprima l’attenzione della negoziante/commessa, intrattenuta con generiche richieste di informazioni sulla merce esposta cosicché una delle due complici poteva liberamente girovagare all’interno del negozio ed una volta avuta cognizione dell’esatta composizione dei locali, procedeva ad asportare quanto di interesse, quasi sempre la borsa o gli effetti personali della negoziante/commessa ignara di quanto stava accadendo. Una volta compiuto il furto, le due donne, si allontanavano in fretta dall’esercizio commerciale prima che le ignare vittime si accorgessero del furto effettivamente subito.

Sulla base delle segnalazioni ricevute e considerato il particolare allarme sociale venutosi a creare tra i cittadini vittoriesi ma anche nelle associazioni di categoria, quest’Ufficio, prendendo come spunto investigativo il modus operandi delle due malviventi nonché la loro descrizione fisica, intraprendeva attività info-investigativa, attivando ogni possibile fonte informativa atta ad acquisire elementi utili alle indagini tesi all’individuazione delle ignote malviventi.

Gli investigatori rivolgevano la loro attenzione verso gli ambienti criminali locali, puntando in particolar modo sui nuclei familiari di soggetti già noti alle Forze dell’Ordine per i loro specifici trascorsi delittuosi. Particolare impulso all’attività d’indagine derivava peraltro dalla ragionevole e comprensibile richiesta d’aiuto pervenuta dai commercianti tutti ed in particolare di quelli colpiti dall’azione criminosa delle malviventi, la cui collaborazione successivamente  si  è rilevata determinante per la loro individuazione, corroborata dall’efficace azione investigativa intrapresa da quest’Ufficio.

Primo passo compiuto verso l’identificazione delle due ignote malviventi risultava essere certamente l’acquisizione preziosa e quanto più dettagliata possibile di informazioni dalla “voce” delle vittime delle azioni criminose sicché quest’Ufficio, da una prima ricerca ed analisi valutativa, risaliva ai seguenti fatti delittuosi oggetto di pregressa o successiva denuncia:

12.06.2012 – Furto commesso presso un esercizio commerciale, adibito alla vendita di bomboniere;

 

04.09.2012  – Furto commesso presso un esercizio commerciale, adibito alla vendita di prodotti dolciari e bomboniere;

 

10.09.2012  – Furto commesso presso un esercizio commerciale, adibito alla vendita di bomboniere e articoli da regalo;

 

25.09.2012  – Furto commesso presso l’esercizio commerciale, adibito alla vendita di pelletteria ed oggetti di bigiotteria varia;

 

27.09.2012  – Furto commesso presso l’esercizio commerciale, adibito alla vendita di articoli per la casa ed oggettistica varia;

 

Un controllo effettuato su strada dagli agenti delle volanti su un’auto a bordo della quale viaggiavano due donne, permetteva di indirizzare le indagini consentendo ai poliziotti di notarne meglio una,  su cui avevano già avuto particolari indicazioni  confidenziali, convivente, peraltro, di un soggetto con vari precedenti di polizia a suo carico per reati contro il patrimonio. Tale identificazione, poneva la Polizia nella possibilità di valutare la donna sotto il punto di vista investigativo per eventuali e futuri riconoscimenti da parte delle vittime delle azioni criminose oggetto di indagine. Gli investigatori approntavano degli opportuni album fotografici da far visionare alle vittime dei fatti criminosi, individuate nel corso dell’attività espletata, inserendovi anche la foto della donna fortemente indiziata di essere una delle due malviventi ricercate. La sospettata era riconosciuta dalle vittime con assoluta certezza come una delle due autrici dei furti subiti.

Tuttavia non si avevano spunti specifici circa l’identità della complice di questa prima persona individuata, senonché, in data 27.09.2012, a seguito dell’ultimo furto commesso, la parte offesa forniva un nuovo ed importantissimo elemento utile ai fini delle indagini. In particolare, riferiva che durante il furto in suo pregiudizio ne aveva udito una rivolgersi alla bambina, di 2/3 anni circa, che recava in braccio, chiamandola per nome. Tale elemento indirizzava la Polizia giudiziaria verso la certa identificazione della complice di quella già individuata, ipotizzando che potesse in qualche modo essere una persona molto vicina alla stessa o per vincolo di amicizia o per legame di tipo familiare. Tali indagini portavano così alla identificazione della complice che, anche stavolta approntato un album fotografico era riconosciuta da tutte quante le vittime come complice di quella già individuata.

MARTINEZ Lorena in concorso con CARVANA Angela è ritenuta responsabile dei furti commessi in data 12 giugno, 4 settembre e 25 settembre. E’ altresì ritenuta responsabile in concorso con persona da identificare dei furti del 10 e 27 settembre. Entrambe sono ritenute responsabili dell’illecito utilizzo delle carte bancomat sottratte il 12 giugno e 25 settembre.

La misura cautelare applicata è quella degli arresti domiciliari.

 

 

 

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