Operazione antimafia, arrestato anche il deputato ARS Giuseppe Castiglione. E’ membro della commissione regionale antimafia

Il deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) Giuseppe Castiglione, 46 anni, è tra i 19 destinatari della misura di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione antimafia “Mercurio”, condotta dai Carabinieri del ROS nelle province di Catania e Siracusa. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catania, ha portato all’arresto di esponenti della criminalità organizzata e del mondo politico, con accuse che spaziano dall’associazione mafiosa allo scambio elettorale politico-mafioso, fino all’estorsione e al trasferimento fraudolento di valori.

Castiglione, presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti, è stato eletto nel 2022 nel collegio di Catania con 5.582 voti ed è anche membro della Commissione regionale antimafia.

L’indagine e il legame con la mafia

Secondo gli inquirenti, gli arrestati avrebbero stretti legami con la potente cosca mafiosa Santapaola-Ercolano e la sua proiezione a Ramacca. Le indagini avrebbero fatto luce sulla capacità del gruppo criminale di infiltrarsi nella pubblica amministrazione, in particolare nel settore degli appalti pubblici.

Il GIP ha sottolineato come l’indagine abbia documentato rapporti tra i vertici mafiosi e esponenti politici locali e regionali, tra cui Matteo Marchese e lo stesso Giuseppe Castiglione.

Il presunto scambio di voti alle elezioni del 2021 e 2022

Le investigazioni hanno ricostruito un presunto patto elettorale tra politica e mafia in due tornate elettorali: le amministrative di Misterbianco del 24 ottobre 2021, in cui Matteo Marchese, candidato della lista Sicilia Futura, avrebbe accettato voti procurati dalla famiglia Santapaola-Ercolano-Colombo Domenico in cambio della promessa di favori negli appalti pubblici. Dopo l’elezione a consigliere comunale, Marchese avrebbe operato per agevolare gli interessi della cosca nel settore dei lavori pubblici. Alle elezioni regionali siciliane del 15 ottobre 2022 Giuseppe Castiglione, allora presidente del Consiglio comunale di Catania, si sarebbe accordato con i vertici della cosca Santapaola-Ercolano (tra cui Ernesto Marletta, Rosario Bucolo e Domenico Colombo) per ottenere sostegno elettorale. L’accordo, mediato da Giuseppe Coco, avrebbe previsto in cambio favori alla mafia negli appalti pubblici e nella gestione del cimitero di Catania. Grazie a questo presunto accordo, Castiglione è stato eletto deputato all’ARS.

Un’operazione su vasta scala

L’operazione “Mercurio” ha coinvolto oltre 100 militari, che hanno eseguito gli arresti nei territori di Catania (Catania, Ramacca, Palagonia) e Bologna. L’inchiesta conferma come la criminalità organizzata continui a esercitare un’influenza diretta sulla politica locale e regionale.

Le dichiarazioni di Schifani. Il Movimento Cinque Stelle ne chiede le dimissioni

“Ho appreso stamane la notizia, non ho dettagli e non sono in grado di fare commenti. La magistratura farà la propria parte”, ha dichiarato Schifani. “Chiediamo al deputato regionale Giuseppe Castiglione di dimettersi quantomeno dalla commissione Antimafia ancora prima di un eventuale provvedimento di decadenza. Siamo consapevoli che nessuno sia colpevole prima del terzo grado di giudizio, ma è anche vero, che dopo un provvedimento del genere, la sua permanenza all’interno di un organismo altamente simbolico come la commissione Antimafia sarebbe un pessimo segnale per la collettività. Schifani, una volta tanto, vada oltre le dichiarazioni di circostanza e chieda, anche lui, un passo indietro al deputato che sostiene la sua maggioranza. La questione morale va messa ai primissimi punti dell’agenda presidenziale” Lo affermano per il M5S, il capogruppo all’Ars Antonio De Luca e il coordinatore regionale per la Sicilia Nuccio Di Paola.

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