ONDA ANOMALA AL PORTO DI POZZALLO NELLA NOTTE DI GIOVEDI’

 L’anomalia della onda anomala, chiediamo scusa per il bisticcio di parole, sta nella sua regolarità. Puntuale come non mai, da alcuni anni a questa parte, il piccolo tsunami ieri notte ha fatto la solita irruente capatina a Pozzallo, spazzando via alcune barche ormeggiate nel porto piccolo. Una piccola “lancia” è stata risucchiata dalla spiaggia “Raganzino” e scaraventata sulla scogliera di S. Giovanni. Fatale ed inevitabile? Sembra proprio di si. Almeno fino a quando non saranno eseguiti i lavori di messa in sicurezza dello scalo marittimo. Con la realizzazione del molo di sottoflutto, infatti, oltre ad essere risolto il problema dell’insabbiamento, dovrebbe essere scongiurato anche il pericolo rappresentato dalle cosiddette onde anomale, provocate quasi sempre da forti impatti meteorici. “E dalli – protestano pescatori e diportisti – con questi lavori invocati da anni”. La cui pratica, tra mille cavilli burocratici, come ci ha confermato il sindaco Luigi Ammatuna, presente ieri mattina sul luogo assieme all’ing. Giovanni Gambuzza, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale e all’ing. Luigi Tussellino, presidente della Sezione locale della Lega Navale Italiana, arranca non senza difficoltà, passando da un tavolo all’altro degli uffici regionali che, proprio in questi giorni, sarebbero entrati in letargo elettorale. Violento il temporale di questa notte. Con raffiche di vento e pioggia. Una decina le barche danneggiate. “Paghiamo il pegno – dice il proprietario di una imbarcazione praticamente distrutta – di lentezze burocratiche e amministrative che  continuano a pesare sulla grave crisi economica del Paese. Sentiamo parlare da anni di cifre milionarie per i lavori da eseguire al porto; siamo stanchi di comunicati stampa e di promesse non ancora mantenute, e siamo decisamente scettici sul buon esito di una pratica che, giorno dopo giorno, va assumendo i contorni di una chimera”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it